domenica 31 luglio 2016

La Bank of Japan resta a guardare mentre lo Yen scivola giù

La Bank of Japan è all'angolo e non sa come muoversi. Il governo di Tokyo ha varato un piano di investimenti pubblici da quasi 250 miliardi di euro, invocando il sostegno della alla banca centrale per far uscire il paese dalla deflazione. La risposta del governatore Haruhiko Kuroda però è stata attendista, anche se non ha escluso nuove misure concordate con il governo di Tokyo.

Intanto l’istituto ha annunciato che aumenterà gli acquisti di exchange-traded funds da 3,3 a 6 mila miliardi di yen, decisione che arriva in un momento delicato per l’economia giapponese. Gli indicatori dell’export arretrano a causa dell’apprezzamento dello yen sul dollaro mentre i consumi non si muovono e l’inflazione è scivolata in territorio negativo.  La banca centrale ha però resistito alle pressioni del governo rinviando nuovi interventi a settembre.
Una decisione  che fa discutere perché segna uno stacco rispetto agli ultimi anni, in cui si era avuta una coordinazione quasi perfetta tra politiche economiche del governo e della banca centrale. I media nipponici, però, continuano a sostenere che tra i due organi c'è massima cooperazione.

Sarà, ma intanto gli effetti si vedono. Come si può notare dal grafico proposto sulla piattaforma di IG markets, infatti il valore della moneta nipponica è tremendamente scivolato verso il basso nelle ultime settimane (abbiamo usato una candela giornaliera per evidenziarlo), soprattutto nei confronti del dollaro statunitense.


Non è che nei confronti dell'euro le cose vadano poi meglio. Come possiamo vedere sfruttando il conto demo di EToro, infatti, l'andamento della valuta europea nei confronti di quella nipponica, malgrado un paio di rimbalzi recenti, comunque ha finito per perdere decisamente quota negli ultimi periodi.

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