sabato 27 agosto 2016

Italia e Cina legate da un patto... d'acciaio

Si potrebbe giocare sulla faccenda dicendo che Cina e Italia sono legate da un patto d'acciaio. Il realtà non è un gioco ma la verità nuda e cruda. L'Italia è il primo importatore di acciaio cinese, a conferma di una diffusa debolezza del settore siderurgico. Beninteso, non riguarda solo il nostro paese ma l'intera UE, dove le importazioni sono aumentate del 10% in questi primi 8 mesi del 2016.

La concorrenza spesso sleale sull'acciaio

Il grosso problema che stanno affrontando le economie più mature, è quello del dumping. In sostanza: l'arrivo di merci a prezzi molto più bassi di quelli praticati sul mercato interno. L'UE sotto questo punto di vista è finita sotto attacco da parte di aziende Serbe, Russe, Ucraine, Brasiliane e Iraniane. La Commissione Europea ha risposto attraverso un fortino che in pochi mesi è stato messo su a difesa della produzione. Soltano negli ultimi 24 mesi sono state aperte almeno una decina di procedure anti-dumping, che sono in attesa di decisione definitiva.

E l'Italia come si colloca? Male. Secondo i dati riportati dal Sole24Ore, siamo il quarto paese importatore di prodotti piani dalla Cina. Il primo nella UE. Secondo Federacciai, intanto, le importazioni sono salite del 10,6%, di cui un terzo dalla Cina. Il guaio è che secondo Eurofer (l'organismo che raggruppa le organizzazioni siderurgiche Europee) il fenomeno continua ad essere in ascesa. Nel primo quadrimestre del 2016 le importazioni di acciaio sono infatti salite del 24%. A livello di numeri, fa scalpore il dato di Taiwan, le cui esportazioni di acciaio sono salite del 171%! Fa rabbia pensare che in Italia abbiamo l'Ilva che è stata costretta a ridurre la produzione. 


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