lunedì 19 settembre 2016

Pil in calo a luglio, la Germania incassa un brutto colpo

Il prodotto interno lordo (PIL) non è più amico della Germania. Secondo quanto riporta il Bollettino mensile della Bundesbank, infatti l'economia tedesca cresce a ritmo più lento nel terzo trimestre. Questa frenata, che fa seguito all'espansione robusta registrata in primavera, pare sia dovuto alla debolezza del settore manifatturiero e dal deterioramento della fiducia delle imprese.

Secondo la Bundesbank, comunque la valutazione complessiva resta favorevole. Nonostante il rallentamento del terzo trimestre, infatti, la situazione tedesca si conferma solida. «I dati in avvio di trimestre sono stati molto deboli» ed è atteso un «rallentamento della crescita nel Q3».

Weidmann accusa l'Italia invece di pensare al suo PIL

Intanto dalla Germania risuona l'eco delle dichiarazioni del Presidente della Bundesbank, Jen Weidmann. Il numero uno dell'istituto tedesco punta il dito contro l'Italia, che secondo lui abusa della flessibilità ed è responsabile di non aver tagliato il debito pubblico.

Secondo Wiedmann, il Jobs Act e l'Italicum hanno un approccio corretto, ma il governo italiano deve portare avanti le riforme strutturali che ha già iniziato. Weidmann ha aggiunto che il patto di stabilità e crescita non è rigido, ma ci sono delle eccezioni che non sono contemplate soltanto in caso di oneri imprevisti. Però, secondo lui tale flessibilità è già stata stravolta e abusata.

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