sabato 1 ottobre 2016

Banche, le commissioni italiane sono le più salate d'Europa

Gli italiani hanno di che lamentarsi del trattamento ricevuto dalle proprie banche. Secondo un'indagine dell'ufficio studi della Cgia, infatti, siamo i più tartassati dalle commissioni degli istituti di credito. L'incidenza di queste ultime sui ricavi netti delle banche, addirittura tocca quota 36,5%. Distante 4 punti percentuali c'è la Francia (32,9%), mentre dietro ci sono Austria (27,5%), Germania (26,2%) e Paesi Bassi (17%).

I dati sulle commissioni delle banche

A livello complessivo, i ricavi netti derivanti dalle commissioni bancarie in Italia hanno toccato quasi i 30 miliardi di euro. Se si fa un paragona rispetto a qualche anno prima, il 2008, si tratta di circa 5 miliardi in più. Questo vuol dire che durante la crisi, le banche hanno allungato maggiormente le mani nelle tasche dei clienti per fare reddito.

L'impennata avuta in Italia non c'è stata in nessun altro posto d'Europa negli ultimi 7 anni (2008-2015). Da noi infatti è stato del 20%, mentre nel Regno Unito si è fermato all'11,5%. Quasi la metà. Il divario è molto più evidente nei confronti della Germania dove addirittura il dato è negativo: -4,6%. Clamoroso poi è quel che è successo nei Paesi Bassi, dove alla crisi hanno reagito riducendo del 27% il costo a carico dei clienti.

La motivazione dietro tutto questo è nella strategia che le Banche Italiane hanno adottato per fronteggiare la crisi. Di fronte alla crescita delle sofferenze e alla riduzione dei tassi di interesse (che ha ridotto i margini di redditività), le banche hanno ritenuto più conveniente ridurre gli impieghi, e quindi i rischi, e aumentare i ricavi dalle commissioni sui conti correnti, sui servizi bancomat/carte di credito, i servizi di incasso/pagamento e dalle attività extra creditizie, come la vendita di titoli, valute e strumenti di capitale.

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