lunedì 3 ottobre 2016

Trading: petrolio di nuovo in calo dopo l'annuncio dell'Iran

Le notizie che si rincorrono rendono il mercato sempre più volatile, e di conseguenza più rischioso fare trading. Vale per i titoli azionari, ma anche per le commodities. L'esempio lo dà il prezzo del petrolio, che ha fato su e giù la settimana scorsa, e dopo un buona guadagno oggi è di nuovo in calo.

Negoziare petrolio? Che ma di testa questo trading

Il mercato nel giro di poco tempo è passato dalla rassegnazione che la riunione OPEC non avrebbe raggiunto alcun accordo sul blocco della produzione, all’entusiasmo quando è stato annunciato un accordo.

Poi però è tornata la prudenza, quando si è riflettuto sul fatto che quell'accordo rende pubblico semplicemente un obiettivo, ma non dice come verrà raggiunto. Insomma è solo un primo passo, al quale dovranno ne fare seguito almeno un'altra decina.

E infatti, ecco subito arrivare l'intoppo. L'Iran ha annunciato un aumento dell'export di greggio, in barba all'accordo siglato all'Opec nel giorni scorsi. Questo ha spinto al calo la quotazione dell'oro nero. Dopo aver fatto l'apertura conto Plus500 registrazione, abbiamo visto che il petrolio Wti del Texas cala così di 46 centesimi a 47,78 dollari al barile mentre il Brent cede lo 0,9% a 49,79 dollari.

Quelli che fanno trading (se cercate un operatore, qui c'è una guida ai forex broker italiani autorizzati) sono stati così nuovamente sballottati da un sentiment all'altro.Ma la cosa preoccupante è che non sembra affatto prospettarsi un miglioramento nelle prossime settimane. Finché non verrà datoun contenuto concreto all'accordo Opec, il mercato del petrolio non riscurà a raggiungere la tanto agognata stabilità.

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