sabato 8 ottobre 2016

Trading: secondo Goldman Sachs l'oro sotto 1250 dollari va comprato

Nei mercati finanziari, oltre a quella sul petrolio, sulle valute e sui titoli, si gioca una partita parallela relativa all'oro. La quotazione del metallo prezioso è andata in discesa negli ultimi giorni, e sul trading market i prezzi sono arrivati poco sopra i 1.250 dollari l’oncia prima di risalire leggermente. Complessivamente c'è stata una perdita di quasi il 5% durante questa settimana, come evidenziato da +500 (Qui puoi vedere come funziona plus500 web trader). I valori sono così giunti ai livelli che aveva nel periodo precedente al referendum sulla Brexit.

Le prospettive dell'oro nel trading

Riguardo al futuro dell'oro, ci sono diverse vedute. Secondo gli analisti di Deutsche Bank, la quotazione al momento è sopravvalutata del 20% o forse 25%, tenuto conto del valore del dollaro e anche di come procede la crescita dell’economia mondiale. Nel senso che secondo loro la crescita procederà in aumento, e questo spingerà l'oro al ribasso.

Di tutt'altro avviso sono gli analisti di Goldman Sachs, che forniscono un segnale di opzioni binarie gratis agli investitori, consigliando di acquistare l'oro qualora giungesse sotto quota 1.250 dollari.

Secondo loro i i tassi reali saliranno negli Stati Uniti verso la fine dell’anno, ma ci sono comunque dei fattori che impediranno le vendite sull’oro: i forti acquisti da parte degli ETF e la richiesta di lingotti, che rimarranno probabilmente intatti, così come la forte domanda fisica. Secondo Goldman Sachs, la domanda di investimenti in oro in Cina potrebbe accelerare.

Da qui la conseguenza che una discesa dell'oro sotto quota 1.250 dollari, rappresenterebbe un’opportunità d’acquisto, dal momento che rimane forte la sensazione dei mercati che le politiche monetarie non siano in grado di rispondere ai potenziali shock per l’economia. L'oro quindi, come bene rifugio per eccellenza, avrebbe una grossa spinta.

A pesare sono stati ancora una volta i timori legati ad un rialzo dei tassi e l’apprezzamento del dollaro. Ieri l’oro ha anche chiuso per la prima volta da inizio febbraio sotto la media mobile a 200 giorni. Una violazione di questo importante livello segnala abitualmente la continuazione del trend ribassista.

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