lunedì 26 dicembre 2016

Consumi: per Natale gli italiani hanno speso 2,3 miliardi in cucina

I consumi del periodo Natalizio sono stati, come era logico immaginare, per lo più legati alla cucina. Secondo le rilevazioni di Coldiretti sul Natale 2016, è aumentata del 5% in un anno la spesa in cibo per le feste Natalizie. Complessivamente, si tratta di una spesa da 2,3 miliardi (per cenone e della Vigilia e pranzo di Natale).

L'analisi dei consumi


C'è anche una statistica riguardante alle modalità con cui gli italiani hanno passato le feste. Il 90% lo ha fatto tra le mura domestiche con parenti e amici. Solo il 10 per cento degli italiani si è recato al ristorante, mentre il 2 per cento ha optato per gli agriturismi.

In cucina invece, è stato fissato un tempo medio di 3,3 trascorse per la preparazione dei piatti. Il menu è stato improntato a ricette tipiche del made in Italy, mentre calano i cibi esotici e fuori stagione. Tra i grandi classici, cappelletti in brodo, pasta con l’astice, bolliti con le rispettive salse, pizze rustiche e dessert casalinghi.
Condividi questo articolo. A te non costa nulla, per noi vale tanto
La spesa per il consumo di cibo Natalizio è stata in media di 86 euro a famiglia, che porta l'importo complessivo di tutto lo Stivale e isole a 800 milioni di euro per pesce, carne e salumi; mentre per per spumante, vino ed altre bevande sono 400 milioni. Altri 300 milioni sono stati spesi per dolci mentre 400 milioni di euro per ortaggi, conserve, frutta fresca e secca. Spesa più dirotta per la pasta e il pane (200), 100 milioni di euro per formaggi e uova.

E i regali? Per quelli sono stati spesi circa 6 miliardi di euro. Solo il 14% degli italiani non ha ricevuto quest’anno neanche un regalo. Nella metà dei casi, per fare i regali gli italiani hanno stanziato un budget tra i 10 ed i 100 euro, mentre il 27% è salito tra i 100 ed i 200 euro, il 16% è arrivato anche a mille euro. Il 7% è riuscito ad andare anche e oltre come spesa complessiva. Tra i regali più gettonati per il Natale 2016 ci sono libri, tecnologia, abbigliamento, prodotti di bellezza e l’enogastronomia.

Nessun commento:

Posta un commento