domenica 31 dicembre 2017

Oro, altro che anno difficile. Il 2017 va in archivio con +17%

Alla fine del 2017 molti prospettavano uno scenario complesso per l'oro. La prospettiva di tre o quattro rialzi del costo del denaro da parte della FED, e la corsa da primato dei listini azionari sembravano dare poche speranze all'oro. E invece, alla fine dell'anno il bilancio è stato molto positivo per il metallo prezioso, che non solo ha resistito ai venti contrari ma addirittura si è apprezzato del del 13%. Oltre a valicare la soglia psicologica dei 1.300 dollari l’oncia, si tratta della migliore performance dal 2010. Solo il palladio, nel comparto dei metalli preziosi, è riuscito a fare di meglio (addirittura +56%).

L’oro senza dubbio è andato oltre le attese, e nell'ultimo giorno di contrattazioni ha raggiunto un picco di 1.307,60 $/oncia, mentre al Comex di New York il benchmark ha concluso a $ 1.309,30 $. Basta aprire la piattaforma di uno dei migliori broker online affidabili per vedere quanto sia stata imponente la marcia del metallo prezioso.

Le prospettive per il mercato dell'oro

Nonostante questo, le prospettive per il 2018 restano incerte. Malgrado gli esperti ritengono che alla fine il valore non si discosterà molto da quello attuale, le opinioni sono le più disparate e variano anche di 700 $ tra la previsione più ottimista e quella più pessimista. Ad incidere sulle previsioni è soprattutto l'aspettativa riguardo le prossime mosse delle banche centrali. Non solo la Fed, ma anche le altre banche più importanti, come BCE oppure BoE o anche BoJ.  Ma pesano anche le aspettative riguardo l'andamento dell’inflazione e dei listini azionari e di altri mercati, che molti analisti giudicano rischioso. Ricordiamoci i focolai di tensione internazionale, nonché i dubbi legati alla Brexit.

Per questo motivo i migliori segnali di trading opzioni binarie gratis non si sbilanciano, ne' si trova un aiuto concreto dal recente rally dell’oro. Ricordiamo inoltre che secondo esperienza, la quotazione dell'oro cresce a gennaio e febbraio. Questo probabilmente spingerà molti investitori ad approfittarne, a maggior ragione in vista del Capodanno cinese che nel 2018 cadrà il 16 febbraio.

venerdì 29 dicembre 2017

Costi di elettricità e gas in aumento: stangata da gennaio 2018

E' in arrivo una stangata sui costi dei consumi energetici per le famiglie italiane. Da inizio di gennaio 2018 infatti ci saranno forti rincari sulle forniture elettriche e del gas. Ogni famiglia tipo infatti pagherà il 5,3% in più per l'elettricità, mentre l'aumento del gas sarà del 5%. Risulta dalle comunicazioni che sono state fatte all'Autorità per l'energia, in riferimento alle condizioni economiche per le famiglie e i piccoli consumatori.

Aumento per costi di elettricità e gas

Circa i rincari, l'Authority spiega che l'aumento per l'energia elettrica è determinato da una serie di fattori concomitanti tutti al rialzo. In primo luogo la crescita dei costi di approvvigionamento. Questi rincari assorbono il 3,8% dell'intera variazione complessiva della spesa per il cliente tipo. Il restanto 1,4% è dovuto ad un doppio effetto. Da una parte un aumento degli oneri generali di sistema (+1,9%) e dall'altra la riduzione delle tariffe di trasmissione, distribuzione e misura (-0,5%). Si arriva così al +5,3% finale.

Riguardo al gas invece, essa è sostanzialmente legata alla crescita della componente "materia prima". In sostanza, aumenta il prezzo del gas nei mercati all'ingrosso nel prossimo trimestre. Tali incrementi sono sia frutto della maggior domanda tipica del periodo invernale, sia della riduzione del 50% della capacità di utilizzo del gasdotto TENP (il gasdotto che collega i giacimenti olandesi all'Italia) perché oggetto di manutenzione. Leggero incremento anche per la componente relativa al trasporto.

La spesa per famiglia

L’aumento delle bollette che dovrebbe essere causato da questi rincari illustrati dall’Autorità per l’Energia equivale a circa 79 euro a famiglia. Il conto lo ha fatto l’Unione Nazionale Consumatori, secondo cui una famiglia tipo dovrà pagare nel corso del prossimo anno circa 28 euro in più per la luce e 51 euro in più per il gas. Sul piede di guerra Codacons, secondo il quale gli aumenti sono del tutto sproporzionati e avranno un impatto elevatissimo sui nuclei familiari numerosi e sulle famiglie a reddito medio-basso.

mercoledì 27 dicembre 2017

Euro-Dollaro, si cerca la spinta per andare oltre 1,19


La coppia valutaria euro-dollaro ha ripreso a marcia spedita, dopo che nei giorni scorsi c'era stata una fase di consolidamento vicino a 1.1860. Sulla valuta unica si stanno concentrando i compratori, e adesso siamo vicini a quota 1,19. I tori quindi sono di nuovo tornati prepotenti sui mercati finanziari, e potrebbero piazzare un nuovo grosso slancio nei prossimi giorni.

I driver della coppia Euro-Dollaro

L'ultima passaggio di questa lunga e altalenante corsa è principalmente attribuibile alla vendita di dollari USA in modo diffuso, che è avvenuta in questi giorni. Il motivo è che i mercati restano cauti sulle prospettive di rialzo dei tassi della Fed l'anno prossimo. Bisogna poi capire bene uale potrà essere l'impatto sui conti della manovra fiscale di Trump. I trader dei migliori broker forex italiani autorizzati sono quindi pronti a entrare in azione.

Sul lato dell'euro, alla valuta univa sta arrivando il sostegno dalla sostanziale revisione al rialzo delle stime di crescita dell'Eurozona, così come risulta dalle comunicazione della BCE fatte nel suo incontro all'inizio di questo mese. Il finale di anno non riserva grandi dati macro, per cui chi no è esperto potrà concentrarsi a capire il trading forex come funziona.

Livelli tecnici

Dal punto di vista tecnico, ci sono livelli interessanti da monitorare. Al rialzo, la resistenza arriva a 1.1900 con un taglio che apre la porta per un ulteriore rialzo verso il livello 1.1950. Più in alto, la resistenza si trova al livello di 1,2000 dove una pausa esporrà il livello di 1,2050.
Al contrario, il supporto si trova al livello 1.1800 dove una violazione punterà al livello 1.1750. Una rottura di qui punterà al livello 1.1700. Qui sotto si aprirà la porta per più debolezza verso la 1.1650. Tutto sommato, EURUSD affronta un'ulteriore debolezza al ribasso.

giovedì 21 dicembre 2017

Fatturazione a 28 giorni, scattano multe salate per gli operatori

La bolletta a 28 giorni più cara la pagheranno Tim, Vodafone, WindTre e Fastweb. Come era nell'aria, l'AgCom ha deciso di usare il pungo di ferro contro gli operatori per via della fatturazione a 28 giorni, quella che da poco è diventata vietata. L'Autorità ha infatti deciso di sanzionare i gestori con la multa più alta prevista, ovvero 1,16 milioni di euro ciascuno.

La multa è scattata perché l'Agcom nello scorso mese di marzo aveva già invitato gli operatori ad adeguarsi. Nessuno però ha deciso di seguire i dettami della Authority. L'organismo che tutela i consumatori ha così deciso di far scattare la sanzione, su decisione del Consiglio adottata nella riunione di ieri. L'Autorità ha anche emanato delle linee guida specifiche sulla propria attività di vigilanza dell'attuazione, da parte dei gestori telefonici e in generale degli operatori, delle disposizioni in materia previste dal decreto fiscale.

La battaglia sulla fatturazione a 28 giorni

Ricordiamo infatti che la fatturazione a 28 giorni è stata messa fuorilegge dal Governo nell'ultimo decreto fiscale, che di fatto ha messo fine a questa pratica riportando la fatturazione su base mensile per telefoni e pay-tv (l'unica eccezione riguarda le promozioni non rinnovabili o inferiori al mese).

Va anche aggiunto che il divieto in questione inizia ad essere aggirato dagli operatori. Tim ad esempio ha cominciato ad aggirarlo decidendo un aumento delle tariffe dell'8,6%, secondo quanto denunciato da Federconsumatori. E' chiaro che la logica suggerisce un legame tra questo aumento e le disposizioni del dl fisco, per cui la stessa federazione dei consumatori avverte sul rischio che seguano a ruota anche gli altri operatori.

Va anche sottolineato che i clienti possono avvalersi del diritto di recesso da esercitarsi entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione di Tim e rivolgersi alle offerte più convenienti presenti sul mercato.

martedì 19 dicembre 2017

Oro in lieve rialzo, ma i trader guardano alla riforma fiscale USA

Continua la dinamica positiva dell'oro sui mercati finanziari. Il metallo giallo ha guadagnato anche a inizio di questa settimana, riportandosi verso la regione $ 1259-60. Alcune incertezze che riguardano la tanto attesa riforma fiscale e la politica di tagli alle imposte degli Stati Uniti ma anche qualche dubbio sull'effetto delle riforme sulla crescita economica, hanno continuato a esercitare pressioni al ribasso sul dollaro USA. Di conseguenza ciò ha provocato un beneficio sulle quotazioni delle materie prime denominate in dollari, come appunto l'oro. Occhio però perché il successo dell'adozione di questa riforma potrebbe aumentare l'appetito per il rischio da parte degli investitori e in definitiva pesare sulla quotazione del metallo giallo.

Driver dell'oro


Nel frattempo i trader sembrano non aver preso in grande considerazione un altro aspetto importante, ovvero la ripresa dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA. Di solito questi ultimi dovrebbero spingere gli speculatori lontano dal metallo giallo, ma ciò non è accaduto in base ai dati BDSwiss (a proposito, qui è spiegato come funziona BDSwiss guida). Persino il prevalente clima di rischio, che tende a zavorrare le quotazioni dei tradizionali beni rifugio, ha esercitato poca pressione per fermare il rialzo del metallo prezioso in avvio di settimana.

Le prospettive del mercato dell'oro

Ad ogni modo, le dinamiche dei prezzi dell'USD dovrebbero ancora fungere da motore esclusivo delle mosse delle materie prime. Infatti gli investitori guardano con impazienza agli importanti dati macroeconomici statunitensi di questa settimana per un nuovo slancio direzionale.

Chi fa trading con i migliori broker opzioni binarie autorizzati Consob è però interessato alle prospettive future. Ebbene, se c'è più di un segnale di miglioramento per l'impostazione di breve periodo, nel medio periodo le implicazioni tecniche assunte dell'oro restano ancora negative. Potremmo ipotizzare un rallentamento della discesa in avvicinamento a 1.250,1. La resistenza più immediata è stimata a 1.268,3. In un'ottica rialzista invece, se dovessimo assistere a un forte slancio oltre il livello di $ 1260, è probabile che l'oro possa arrivare a testare l'importantissimo ostacolo SMA di 200 giorni vicino alla regione di $ 1268.

domenica 17 dicembre 2017

Bollette energia e servizi, stop ai maxi-conguagli: dopo 2 anni non si paga più

Se dopo un paio di anni arriva un maxi conguaglio sulla bolletta dell'energia, niente sarà dovuto. Si tratta di quelle "super bollette" che ogni tanto arrivano a casa dei consumatori, che servirebbero a pareggiare la differenza tra quanto effettivamente dovuto e quanto è stato pagato in base alle stime di consumo.

Già perché quello che noi paghiamo ogni volta non è il consumo effettivo, ma quello che si stima abbiamo consumato fino a quel momento. E spesso i conguagli fanno riferimento a periodi lunghissimi, arrivando così a cifre choc.

Addirittura ci sono casi in cui i conguagli hanno abbracciato un periodo di quattro o cinque anni, anche di più. Nel complesso si tratta di un paio di milioni di bollette l'anno.

Stop alle super bollette

Ma dal prossimo mese di marzo scatterà uno stop a questa pratica. Secondo la nuova legge, nei contratti di fornitura il diritto al corrispettivo si prescrive in due anni.

Dopo che l’Autorità per l’energia avrà stabilito i criteri, scatterà il divieto di effettuare conguagli oltre due anni di tempo. La norma è stata approvata una decina di giorni fa (all’unanimità) dalla Camera. Venerdì invece è stato approvato il testo assieme alla Legge di Bilancio. Quest'ultimo è stato un passaggio essenziale, visto che se non fosse andata così, tenuto conto dell'imminente fine della legislatura anche stavolta questa norma sarebbe diventata lettera morta.


I primi gestori che dovranno fare i conti con questa nuova legge sono quelli della luce, dal primo marzo 2018. Toccherà poi a quelli del gas, dal gennaio 2019 e ai gestori dell'acqua dal 2020 (i loro conguagli pesano di meno, ma sono anche quelli proporzionalmente maggiori, visto che i contatori meccanici sono nelle case, e non di immediata lettura).

giovedì 14 dicembre 2017

Mercato aurifero in ripresa dopo la decisione della FED


Si muove leggermente in ripresa il mercato aurifero. Il prezzo spot del metallo giallo infatti sta provando a tornare verso quota 1.240 dollari l'oncia, dopo averla persa qualche giorno fa.  La quotazione del metallo giallo ha infatti infranto al ribasso quel canale collocato tra 1.260 e 1.300 dollari, che aveva dominato le ultime settimane. Questo ha inciso sul sentiment degli investitori che fanno fatica a ritornare verso quelle quote.

Driver del mercato aurifero 

Tuttavia sembra improbabile che si possa scendere ancora, perché se così dovesse accadere è assai probabile che i compratori fiuterebbero l'occasione tornando a farsi sentire. Intanto oggi il mercato aurifero segna un lieve rialzo, dopo la crescita di ieri sull'onda dell'attesa per l'aumento dei tassi deciso dalla Fed (si possono studiare le correlazioni forex strategia e tabella per capire questo legame).

L'anno prossimo la banca centrale americana ha previsto tre rialzi dei tassi, migliorando al tempo stesso le previsioni sull'occupazione. Le prospettive per l'inflazione sono invece rimaste stabili. Tuttavia tra due anni è previsto un ritocco dei tassi in meno: due anziché i tre previsti lo scorso settembre. Chi utilizza la miglior piattaforma di trading online, ha potuto constatare che la reazione dei trader a questa decisione ha penalizzato il dollaro anziché spingerlo.

Nel breve termine potrebbe quindi permanere una fase positiva sul mercato aurifero, e tuttavia dopo l'annuncio del Fomc alcuni fattori stanno impedendo una ripresa più forte. Anzitutto la buona ripresa dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA, che ha tolto un po' di pressione ribassista sul dollaro (e di conseguenza quella rialzista sull'oro). Si prega di notare che lo stocastico perde il suo slancio rialzista per avvicinarsi alle aree di ipercomprato, mentre l'EMA50 continua a spingere il prezzo verso il basso. Fattori che dovrebbero indurci a una certa prudenza prima di tuffarci nel mercato.
 

martedì 12 dicembre 2017

Banche, l'Italia taglia le commissioni su impulso della UE








Sarà più conveniente utilizzare il bancomat in Italia. Su impulso della UE infatti il nostro governo ha deciso di ridurre le commissioni interbancarie sulle transazioni elettroniche, come quelle effettuate tramite Bancomat e carte di credito. Il taglio scatterà da aprile 2018. Fino ad ora i dettami della Unione Europea erano stati sostanzialmente ignorati, ma adesso il decreto legge dà un taglio forte alle commissioni.

L'entità dei tagli per le banche


Si passa infatti da una media di 0,50% a un tetto di 0,20% per carte di debito e prepagate. La media precedente dello 0,70% per le carte di credito scende invece al 0,30%. Usare il bancomat sarà quindi più conveniente, ma ci sono ancora dei problemi da risolvere. Anzitutto, bisogna dare una risposta alle associazioni dei commercianti, secondo i quali non viene incoraggiato l'utilizzo degli stessi visto che non è previsto alcun beneficio alle imprese.

I dubbi



In secondo luogo, anche se il consumatore ha il diritto di pagare con Bancomat o carta, non è ancora chiaro cosa succede se l'esercente dovesse rifiutarsi di dare luogo alla transazione. L'ipotesi di introdurre delle sanzioni non piace affatto a Confcommercio, che la ritiene assolutamente penalizzante. Infatti le commissioni sono solo una parte della intera catena dei costi. Confcommercio inoltre sottolinea che è falso parlare che ci sia una mal disposizione da parte delle imprese riguardo ai POS, visto che in Italia ci sono più installazioni che in Francia e in Germania.

Quello che è certo è che con la nuova legge le banche non potranno più appellarsi agli alti costi sul mercato interbancario. Ma - sottolinea Confesercenti - la misura diventerà positiva solo se il beneficio si trasmetterà alle imprese e ai consumatori. Ad esempio, aumentando la concorrenza dovuta a prestatori non bancari di servizi, che dovrebbe mettere sotto pressione i prezzi creando quindi un vantaggio per i consumatori stessi.

domenica 10 dicembre 2017

Eurozona, oltre i dati macro c'è la fiducia ritrovata di imprese e famiglie

Sono discrete le prospettive per l'Eurozona nell'immediato futuro. Gli ultimi dati macro economici che sono stati resi noti confermano una tendenza assolutamente positiva. Come è positivo il clima che si respira tra le imprese e le famiglie, che sono sempre più fiduciose di essere uscite fuori dalla grande crisi iniziata qualche anno fa. Secondo le ultime rilevazioni, l'indice di fiducia delle imprese e delle famiglie ha raggiunto il livello più alto da un decennio a questa parte. E il vento positivo si può notare anche solo guardando l'andamento dell'euro. Basta decidere quale piattaforma trading scegliere e poi aprire un grafico che coinvolga l'euro come valuta: si vedrà una crescita impetuosa negli ultimi mesi.

I dati incoraggianti dell'Eurozona

Riguardo i dati macro dell'Eurozona, sono stati molto positivi i dati relativi al PIL del terzo trimestre. La stima per la crescita 2017 dell’area euro si attesta tra il +2,2% e il +2,3%. A fungere da traino sono Germania (+2,6%) e Spagna (+3,1%) , ma non hanno deluso le aspettative ne' Francia (+1,7%) ne' Italia (+1,6%). Riguardo alle prospettive future c'è un cauto ottimismo. La crescita nel 2018 infatti potrebbe essere tra il +1,9% e il + 2,0%, mentre l'anno seguente il PIL potrebbe aumentare ancora del +1,7%. L'area dell’euro quindi rimane economicamente vivace.

Ci sono tre settori che danno il senso di questo rinnovato ottimismo. Quello immobiliare, uno dei più duramente colpiti durante la grande crisi. Quello degli investimenti industriali e quello del mercato del lavoro. Inoltre la spesa dei consumatori sta crescendo ormai al ritmo precedente alla crisi. In questo contesto, la BCE ha annunciato che ridurrà il ritmo del suo programma di acquisto di asset, anche se per un bel po' non vedremo l'aumento dei tassi.

Dal punto di vista valutario, la settimana appena conclusa ha visto durante la prima parte la reazione del Dollaro (chi fa forex trading studi bene quali sono i broker con spread più bassi forex). In chiusura di settimana, però, l’Euro ha mostrato nuovamente in muscoli non riuscendo a recuperare tutte le perdite, ma andando a recuperare l’importantissimo supporto in area 1.1851.

giovedì 7 dicembre 2017

Lavoro, cresce l'occupazione ma il tempo determinato è da record

Il quadro trimestrale sul lavoro in Italia conferma un trend in crescita, ma al tempo stesso conferma che l'incremento degli occupati è riferito soprattutto a quelli a tempo determinato. In Italia infatti i dipendenti a termine raggiungono un nuovo record storico: 2 milioni 784 mila. Si tratta del livello più alto dall'inizio della serie, avviata nel quarto trimestre del 1992. Rimane quindi una certa cautela fra le imprese, e contestualmente una certa precarietà nel mondo occupazionale.

I dati Istat sul lavoro


L'Istat nel suo rapporto trimestrale sul mercato del lavoro, evidenzia una crescita congiunturale di 79 mila unità (+0,3%). Il dato è frutto del trend positivo per i lavoratori dipendenti (+101 mila, +0,6%), ma negativo per gli indipendenti (-22 mila, -0,4%). Come detto, tra i nuovi 101 mila dipendenti la quota maggiore spetta però al lavoro a tempo determinato.

Occupazione e disoccupazione

Il tasso di occupazione è salito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. Adesso il valore complessivo degli occupati è del 58,1%. Rispetto al settembre dello scorso anno, ci sono 303 mila occupati in più (+1,3%). La maggior parte degli ingressi nel lavoro si concentra tra i giovani, di individui con elevato livello di istruzione e tra i residenti nel Nord. 

Resta stabile la disoccupazione rispetto allo scorso trimestre (il tasso di disoccupazione è rimasto stabile all'11,2%), mentre scende dello 0,4% rispetto a un anno fa. Calo sensibile del numero degli inattivi, che in un anno sono scesi di 300 mila unità.

La ripresa economica (nel terzo trimestre del 2017 il PIL è salito dello 0,4% in termini congiunturali e dell'1,7% su base annua) favorisce il mercato del lavoro, perché consente un assorbimento molto più accentuato di lavoro da parte del sistema produttivo. Complessivamente le ore lavorate sono salite dello 0,7% sul trimestre precedente e del 2,4% su base annua.

martedì 5 dicembre 2017

Eurozona, bene i PMI ma le vendite al dettaglio calano

La ripresa economica dell'area Euro continua. Gli ultimi dati macro confermano le buone sensazioni sull'Eurozona, anche se non mancano le spine. L'indice Pmi composito infatti si è attestato a 57,5 punti, andando oltre le aspettative che erano di 56. Anche l'indice del settore dei servizi è andato in miglioramento, attestandosi a quota 56,2 punti, sopra i 55 del mese precedente. Notizie confortanti anche dall'esame dei dati riferibili ai singoli stati, con la Francia oltre quota 60, la Germania a 54,3 e l'Italia a 54,7 punti (meglio quindi dei 52,1 di ottobre).

Dati macro della UE

I messaggi che ci mandano i PMI dell'Eurozona sono quindi confortanti, e dimostrando che l'economia europea è solida. Non ci sono quindi segnali che possa cambiare lo scenario di qui nel breve periodo. Anche il mercato valutario è stato tranquillo, senza animosità sul cambio. La coppia Eur-Usd viaggia verso 1,186 come abbiamo visto sui broker con spread bassi forex.

Lo scenario complessivo dimostra quindi che l'attività economica dell'Eurozona non ha risentito di alcune incertezze politiche che si vivono in molti Paesi. Il riferimento è in special modo a Germania e Spagna, ma in prospettiva anche l'Italia. Malgrado ciò rimane ancora molto diffusa l'opinione secondo la quale l'incertezza porterebbe ad una maggiore avversione al rischio nelle scelte politiche e ad un conseguente rallentamento della crescita economica.

Meno positivi sono invece i dati sul commercio al dettaglio, che a ottobre è sceso dell'1,1%. Questo dato segue il +0,8 per cento di settembre. Secondo i dati disaggregati forniti da Eurostat, l'indice ha risentito in special modo della dinamica negativa registrata nei settori di abbigliamento e calzature (-3,1% su base mensile).

Tornando al mercato valutario, si può vedere che il dollaro conferma la propria debolezza a favore della moneta unica. Chi sfrutta i forex bonus senza deposito ha avuto buone performance puntando sull'euro negli ultimi giorni. La coppia EUR/USD si mantiene infatti sopra riferimenti tecnici significativi a 1,18 circa, che è la base del canale che descrive l'ascesa vissuta da inizio novembre. Si conferma quindi la tendenza rialzista di brevissimo termine.

domenica 3 dicembre 2017

Professioni sempre più a rischio per la diffusione della robotica

L'effetto congiunto di tecnologia e globalizzazione sta minacciando alcune professioni. Negli Stati Uniti la cosa è già chiara in molti settori, ad esempio in ambito medico. Un paziente che deve fare una tac va in clinica, dove un semplice infermiere fa tutto tramite l'ausilio di un robot, che poi trasmette i dati a un medico che può essere ovunque nel mondo (spesso in posti dove il suo consulto costa di meno). Il medico trasmette in via telematica il suo referto, che spesso viene consegnato alla farmacia della clinica che a sua volta invia i medicinali direttamente a casa del paziente. Tutto molto rapido, con un ottimo livello di servizio e a costi inferiori.

professioniEcco un effetto virtuoso della combinazione tra tecnologia e globalizzazione. Anche se si perde quel contatto diretto medico paziente che spesso vale più della visita stessa. Ma soprattutto si riduce la necessità del servizio del lavoro qualificato del medico, visto che nella clinica è l'infermiere che fa funzionare la macchina. E' chiaro che tutto questo può generare delle conseguenze forti sul mercato del lavoro, riducendo l'incidenza numerica di alcune figure (nel nostro caso il medico).

L'evoluzione del processo e le conseguenze sulle professioni

Questo effetto è una evoluzione di un processo già in corso dagli anni Novanta, quando la delocalizzazione di molte produzioni industriali ha devalorizzato molti posti di lavoro nelle economie avanzate. La diffusione di tecnlogia e internet ha eliminato molti posti di lavoro, il cui posto è stato preso da nuove professioni legate proprio ai servizi innovativi. Tuttavia quel che sta succedendo adesso è diverso, perché ad essere messe a rischio sono professioni ad alto valore aggiunto, come quella del medico. Chirurgia robotica, diagnosi e chirurgia da remoto, telemedicina sono in rapida crescita.

Ma un discorso analogo vale anche in ambito finanziario. Molte professioni cominciano ad essere assunte da software, che tramite algoritmi sempre più complessi prendono il posto degli umani. Spesso addirittura dei manager. Basti pensare al trading in borsa, dove al lavoro umano è sempre più prepotente la presenza dei software. Ma esempi se ne possono trovare in tantissime altre professioni. In ambito giuridico, in ambito giornalistico, in ambito turistico. Robot e intelligenza artificiale stanno spingendo il mondo delle professioni a ripensare se stesso.

sabato 2 dicembre 2017

Bitcoin sempre più da record: superati gli 11mila dollari


Dopo che Bitcoin è riuscito a raggiungere e superare quota 10mila dollari, l'attività degli speculatori sta raggiungendo altri nuovi picchi estremi. C'è chi vede un futuro irrefrenabile, tanto da ipotizzare quota 100mila dollari, mentre altri (come Jamie Dimon di JP Morgan) continua a bollare il Bitcoin come una frode. Di sicuro c'è una forte preoccupazione riguardo alla possibilità che possa scoppiare una bolla finanziaria.

Chi pensava di averle viste tutte sull'ottovolante della Borsa, mai si sarebbe immaginato di assistere a un fenomeno come Bitcoin. che nel frattempo ha ricevuto un importante riconoscimento. La Cme (Chicago Mercantile Exchange) e la Chicago Board Options Exchange, due listini di Borsa privati, hanno deciso di introdurre la circolazione dei Bitcoin. "Abbiamo avuto discussione rigorose" con le piattaforme di scambio per migliorare i contratti e per "assicurare standard appropriati di supervisione su questi contratto" afferma la Cftc. Una cosa che di fatto rappresenta una tacita approvazione del settore delle criptovalute nel suo insieme.

Altri record per Bitcoin

Quel che è certo è che la criptovaluta più famosa e scambiata al mondo riserva molte insidie. Quando si fa trading su Bitcoin si sa come si comincia ma non si sa come fa a finire. Con rialzi e ribassi da capogiro. Ad esempio, il giorno dopo il record di novembre c'è stato un crollo del 20%. Tutto in sole 24 ore, mandando in crisi quelli che fanno trading con la piattaforma migliore opzioni binarie. Del resto, appena un anno fa, il Bitcoin veniva scambiato a 800 dollari.

Oggi sabato, la criptovaluta più nota al mondo viaggia su 11130 dollari, macinando altri record. Dal punto di vista tecnico,  seguendo la strategia Parabolic sar forex evidenziamo una tendenza ancora fortemente rialzista. Del resto il prepotente rally degli ultimi mesi, in scia al balzo della domanda e all’imminente arrivo di futures ed ETF sulla criptovaluta, ha portato a quotazioni più che decuplicate rispetto ai livelli di inizio anno.

mercoledì 29 novembre 2017

Fisco, il decreto giovedì al voto finale alla Camera

Il decreto fiscale che anticipa alcune misure della prossima manovra si avvicina alla conversione. Il testo è giunto a Montecitorio senza modifiche rispetto al testo licenziato dal Senato, ed è stata posta la questione di fiducia sul provvedimento. Il voto finale sul provvedimento è in programma nel primo pomeriggio del 30 novembre.

Le novità del decreto

Quali sono le misure contenuto nel provvedimento? Anzitutto lo stop alle bollette a 28 giorni, anche per prepagate e clienti business. La fatturazione diventerà obbligatoriamente mensile, ad eccezione di quelle promozioni non rinnovabili o inferiori al mese. Gli operatori avranno 4 mesi per adeguarsi.

Ma ci sono misure anche riguardo al mercato delle sigarette elettroniche, la cui vendita sarà consentita soltanto nelle tabaccherie e nelle rivendite autorizzate. Questo sia per ricondurre nella legalità un mercato che secondo le stime è per il “50% illegale”, sia per garantire gli adeguati controlli sul fronte sanitario dei liquidi venduti.

Equo compenso e rottamazione

Viene esteso l'equo compenso a tutti i professionisti. Anche quelli che non appartengono a un ordine. Va detto che il testo non ha tenuto conto del parere non vincolante dell'Antitrust per le norme sull'equo compenso, che lo ritiene in stridente controtendenza con i processi di liberalizzazione del settore delle professioni regolamentate.

Altro provvedimento riguarda la rottamazione delle cartelle, la cui scadenza viene posticipata in merito alla terza rata. Ciò vale per tutte le cartelle dal 2000 a settembre 2017. Si spera che l'operazione porti nelle casse dello Stato 209 milioni di euro.