lunedì 15 maggio 2017

Inflazione, l'Istat fa felice l'Italia: +1,9% ad aprile

Buone notizie per l'Italia. L'inflazione sale e raggiunge livelli che non si vedevano da 4 anni. Il nuovo livello registrato da Istat infatti è 1,9% (mese di aprile), che segna una accelerazione rispetto all'1,4% di marzo. Un aumento tendenziale dei prezzi analogo era stato toccato a febbraio 2013, mentre per trovarne uno maggiore bisogna tornare indietro ancora di un mese fino a gennaio 2013 (quando l'incremento era stato del 2,2%). L'Istat ha rivisto al rialzo le stime preliminari, visto che originariamente i dati provvisori indicavano +1,8% su anno.

I dati sull'inflazione

L'accelerazione dell'inflazione è dovuta principalmente all'incremento dei prezzi dei Beni energetici regolamentati. In questo ambito infatti c'è stato un incremento del 5,7% (da -1,2% del mese precedente). Riguardo al contributo di singoli componenti, possiamo dire che l'Energia elettrica ha avuto una crescita del 5,4%, il Gas naturale invece del 5,9%. In entrambi i casi si tratta di una inversione di tendenza rispetto al dato che era stato registrato a marzo, quando rispettivamente erano -1,0% e -1,4%. Un contributo l'ha data anche la dinamica dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+5,5%, da +2,5% del mese precedente).

Se guardiamo al dato "core" dei prezzi al consumo, ovvero l'inflazione depurata delle componenti più volatili come beni energetici e alimentari freschi, allora la crescita dell'inflazione giunge a +1,1%, rispetto al +0,7% di marzo. Quella al netto dei soli Beni energetici si attesta a +1,3% (a marzo era +1,2%).

Dal punto di vista geografico, ad aprile 2017 si registra un aumento diffuso dei prezzi. Nei capoluoghi delle regioni e delle province autonome, Bolzano ancora una volta è la città nella quale si registrano gli incrementi più elevati dei prezzi (+2,6%), seguita da Venezia (+2,5%), Milano (+2,4%), Trento (+2,3%), Firenze (+2,2%), Genova (+2,1%), Napoli e Bari (entrambe +2%). I dati peggiori invece si sono registrati a Bologna e Ancona i cui prezzi crescono entrambi dell'1,2%, e poi a Potenza (+1,4%).

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