domenica 4 giugno 2017

Alitalia, domani scade l'ora X per presentare manifestazioni di interesse

Manca poco prima di conoscere il destino di Alitalia. Domani infatti alle 18 scade il termine fissato per la presentazione delle manifestazioni di interesse da parte delle aziende interessate ad acquisire la compagnia italiana. Queste dovranno far pervenire in busta - presso lo studio del notaio incaricato - la propria proposta, che all'ora X verrà resa nota.

Si tratta comunque solo del primo passo del percorso di cessione della compagnia, e inoltre non si hanno notizie ufficiali riguardo ai soggetti interessati. Solo rumors. Proprio riguardo a questi ultimi, va detto che si vocifera del possibile interesse di Delta Airlines. ma anche dei fondi di private equity come Indigo Capital e Cerberus. Scema invece l'ipotesi più accreditata in un primo momento, ovvero Lufthansa, che ha escluso un intervento. Stesso discorso per Ryanair.

L'iter per salvare Alitalia

Dopo che saranno state aperte le buste, toccherà ai commissari straordinari Gubitosi, Laghi e Paleari vagliare le diverse manifestazioni di interesse e verificare che i soggetti che le hanno proposte abbiano i requisiti di idoneità necessari. Se così dovesse essere, allora i commissari invieranno loro una lettera di procedura che fissa i termini, le modalità e i contenuti delle proposte da presentare di carattere non vincolante. Questa fase dovrebbe completarsi entro la fine di luglio, mentre la presentazione di offerte vincolanti dovrebbe esserci entro l'autunno.

Intanto questa settimana sarà delicata anche sotto una altro punto di vista. Si deve mettere mano infatti al rinnovo del contratto dei dipendenti di Alitalia, che è scaduto il 31 maggio. La compagnia ha convocato i sindacati per l'8 giugno. Quella del rinnovo contrattuale è una vicenda che si trascina da mesi, ed ha generato aspre tensioni soprattutto con il precedente management. Tesnioni che di fatto hanno portato all'applicazione del vecchio contratto nelle more della trattativa per il rinnovo del ccnl, che avrebbe dovuto concludersi - ma così non è stato - entro il 31 maggio.

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