mercoledì 5 luglio 2017

Ricapitalizzazione preventiva, l'Europa dà il via libera a MPS

Monte dei Paschi ottiene il via libera dalla Commissione Europea. Il piano di ricapitalizzazione precauzionale da 4,5 miliardi può andare avanti. Il salvataggio della banca toscana spetterà allo Stato (che avrà una quota del 70%), ma anche azionisti e obbligazionisti non privilegiati, per un importo complessivo di 4,3 miliardi di euro. La partecipazione privata è stata voluta per ridurre l'impegno complessivo pubblico (MPS inoltre ha raccolto circa 500 milioni di euro, con la vendita di alcune attività).

L'ok della Commissione UE alla ricapitalizzazione preventiva

Per dare l'assenso al piano di ricapitalizzazione di MPS, la Commissione Europea ha voluto che fosse predisposto un piano di ristrutturazione che prevede un riorientamento dell'istituto verso le piccole e medie imprese.

Ricordiamo che in base alle norme europee, la ricapitalizzazione precauzionale è consentita ma solo a determinate condizioni. Anzitutto la banca deve essere solvibile, deve essere predisposto un piano di ristrutturazione efficace, nell'operazione di ricapitalizzazione preventiva vanno coinvolti azionisti e obbligazionisti non privilegiati. 

Il nuovo business

Quello che verrà fuori sarà un nuovo modello di business di Monte Paschi, con un bilancio ripulito da oltre 26 miliardi di crediti deteriorati (saranno ceduti ad una società veicolo finanziata con fondi privati. Questa operazione sarà finanziata parzialmente dal fondo Atlante II). Il piano di ricapitalizzazione servirà inoltre a far fronte ad un maggiore fabbisogno di capitale nel caso di un peggioramento inatteso delle condizioni economiche.

Va anche aggiunto che è stato messo in conto di rimborsare fino a 1,5 miliardi di euro ai titolari di obbligazioni subordinate al dettaglio, che furono vendute in modo scorretto. Potranno quindi richiedere un risarcimento alla banca.
Il modello di business rinnovato, prevede che Mps si diriga verso la clientela al dettaglio e le piccole e medie imprese. L'istituto aumenterà l'efficienza e migliorerà la gestione del rischio di credito.

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