sabato 5 agosto 2017

Sanzioni pesanti alla Corea del Nord: stop a un terzo dell'export

Sono scattate delle pesantissime sanzioni a carico della Corea del Nord, che si ritrova adesso sempre più isolata. Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha infatti approvato (e lo ha fatto in modo unanime) una risoluzione proposta dagli USA che rende ancora più rigide le sanzioni contro Pyongyang, a danno del quale viene tagliato in modo forte l'export. Il controvalore infatti raggiunge circa il miliardo di dollari, ovvero un terzo delle sue esportazioni complessive del paese nordcoreano.

La risoluzione colpisce i settori di carbone, ferro, piombo e prodotti ittici, vietandone le esportazioni. La cosa più rilevante è l'appoggio pieno della Cina all'Onu. Pechino infatti ha deciso di sposare la linea dura di Washington e schierarsi a favore delle rigide sanzioni.

Crisi, tensioni e sanzioni

Va detto però che in seno all'Onu nessuno è così ottimista da pensare che basteranno queste sanzioni a calmare Pyongyang. Anzi è convinzione diffusa che la crisi sia lontana da una soluzione, e che la minaccia nucleare rappresentata dalla Corea del Nord sia sempre forte.

La cosa grave è che il consigliere per la sicurezza nazionale americano H.R. McMaster, in una intervista alla Mnsbc ha fatto esplicito riferimento ad una possibile guerra preventiva, qualora la Corea del Nord non dovesse calmarsi e continuasse a fare mostra delle armi nucleari in loro possesso.

Quanto sia alta la tensione lo dimostra il fatto che la Corea del Nord ha risposto alle sanzioni economiche internazionali, facendosene quasi beffe. L'organo del partito di governo guidato da Kim Jong Un - il Rodong Sinmun - ha scritto che le misure Onu sono vane perché l’economia della Rpdc «si sviluppa a un ritmo notevolmente veloce nonostante le sanzioni e il blocco imposto dagli Usa».

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