domenica 15 ottobre 2017

Banche, Draghi avverte che il problema dei NPL va risolto

Sono ancora i crediti in sofferenza presenti nei bilanci delle banche a far discutere il mondo economico. Quest'oggi il presidente della BCE Mario Draghi e il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, hanno provato ad alleggerire un po' i toni di una aspra polemica scatenata dopo la proposta presentata la settimana scorsa dalla vigilanza europea.

I problemi delle banche

E' stato sottolineato anzitutto che si tratta di un documento a scopo consultivo, e non di un obbligo imposto dalla BCE. Un eventuale intervento della Eurotower arriverà solo a dicembre, dopo che tutte le parti interessate avranno formulato i propri commenti. Inoltre a novembre ci sarà un incontro pubblico a Francoforte sul tema. Ad ogni modo, il problema c'è e va affrontato, ha sottolineato Mario Draghi. Così come vanno affrontati altri temi critici del sistema bancario europeo, come i crediti all’immobiliare delle banche spagnole o i derivati nei bilanci delle banche francesi. Tutti temi che sono stati messo sotto la lente di ingrandimento della vigilanza BCE.

Quello dei crediti in sofferenza è un tema assai delicato per le banche italiane, che sono quelle che in ambito Europeo ne soffrono di più. L'alta percentuale di NPL ha quindi chiaramente fatto scattare l'allerta nelle nostre istituzioni creditizie. Tuttavia, il governatore della Banca d'Italia ha sottolineato che i flussi di Npl sono tornati ai livelli del 2006 e 2007, ante-crisi. Quest'anno potrebbero arrivare sotto l’8%.

Altro tema toccato da Draghi è quello relativo ai tassi di interesse bassi. Secondo Draghi questa politica condotta dalla BCE ha finora prodotto vantaggi superiori agli svantaggi, dal momento che la redditività delle banche è cresciuta.

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