giovedì 23 novembre 2017

Dollaro in calo, dal FOMC nessuna sorpresa


Si è praticamente chiusa nella serata di mercoledì la settimana sui mercati finanziari e per il dollaro. O almeno la sua parte sostanziale. I mercati USA infatti hanno chiuso i battenti giovedì per la festa del Giorno del Ringraziamento, e venerdì rimarranno aperti per minor tempo del solito. Ad ogni modo il clou della settimana era previsto ieri sera, quando sono stati resi noti i verbali del Fomc ovvero l'organo di politica monetaria della Federal Reserve.

I verbali del Fomc e i riflessi sul dollaro

Secondo le minute relative al meeting di tre settimane fa, i tassi di interesse saranno aumentati nel “breve termine”. Questo non giunge come una novità alle orecchie dei trader che operano con broker forex autorizzati Consob. Infatti le aspettative riguardo a un aumento dei tassi erano già sopra il 90%, ovvero sono pressoché sicuri. La prudenza emersa dalle dichiarazioni della FED si giustifica con il fatto che l'istituto centrale non aveva chiaramente fretta di inviare un segnale assoluto ai mercati.

Il tema caldo per la FED resta l'inflazione. Dai verbali emerge che il dibattito è ancora aperto tra i responsabili di politica monetaria riguardo la pressione che i prezzi potrebbero esercitare in futuro. La cosa più probabile è che la FED sia consapevole delle forti pressioni inflattive, ma non può alzare i tassi al di sopra di un certo livello perché potrebbe fare scoppiare la bolla dei bond, e quindi deve inviare segnali discordanti riguardo l'inflazione.


Il grosso problema è gestire al meglio il passaggio da una politica monetaria molto espansiva a una restrittiva, anche perché in questo momento l'inflazione aiuterà ad uccidere il vasto debito accumulato. 

Andamento del dollaro

Sotto il profilo valutario, il dollaro si è indebolito contro l'euro. L'indicatore Parabolic SAR strategia si è posizionato al di sopra dei prezzi e ciò indica ribasso. La BCE ha comunicato i cambi di riferimento per la giornata del 23 novembre 2017. Il cambio euro/dollaro è stato fissato a 1,1848.

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