martedì 14 novembre 2017

Prezzi del petrolio in calo malgrado i dati OPEC

L'OPEC rivede al rialzo le previsioni di crescita della domanda petrolifera, ma il primo giorno di contrattazioni sui mercati si chiude sostanzialmente in modo neutrale per Brent e WTI. Lunedì infatti i future sul petrolio statunitense con scadenza a gennaio hanno chiuso a 56,97 dollari, con un calo dello 0,02%. Più marcata invece la discesa del Brent, che marca 63,10 dollari con un calo percentuale di 0,49. Secondo le previsioni dell'OPEC, nel 2018 la domanda di petrolio aumenterà di 1,51 miliardi di piedi cubi. Inoltre sostiene che l'accordo raggiunto con gli altri paesi produttori per tagliare la produzione ha favorito la riduzione delle scorte e di conseguenza un ampio deficit dell’offerta per il prossimo anno. Secondo un'altra stima del cartello, l'offerta dovrebbe giungere a 870.000 barili al giorno, in calo di 70.000 rispetto alle previsioni precedenti.

Prezzi giù malgrado l'OPEC

Le dichiarazioni rialziste dell'OPEC e la reazione dei mercati fa capire che probabilmente gli investitori hanno già scontato queste notizie sul prezzo. I fondi speculativi sono in possesso di posizioni long che hanno raggiunto livelli massimi storici, e ciò potrebbe segnalare un mercato in condizioni di iper comprato. Basta definire il giusto settaggio Stocastico (5 3 3 o 20 5 5 scalping) per evidenziare proprio una situazione di questo tipo. E in tal caso, gli investitori ai livelli di prezzi ai quali ci troviamo preferiranno acquistare in corrispondenza di pullback su un livello di supporto piuttosto che inseguire il trend ascendente.
Del resto anche dal punto di vista tecnico ci sono ulteriori conferme. A metà settimana scorsa c'è stato un massimo con inversione del prezzo di chiusura sui grafici giornalieri di WTI e Brent, che ha mandato un segnale ribassista confermato poi ieri. Anche dall'indicatore macd segnali operativi in senso ribassista non mancano. Questo fa ritenere che forse agli attuali livelli di prezzo le vendite potrebbero prevalere sugli acquisti. Magari potremmo assistere ad una correzione più o meno della metà rispetto all'ultimo rally dei prezzi.

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