sabato 4 novembre 2017

Riforma fiscale USA, Trump la vuole varare entro Natale

La grande riforma fiscale di Trump corre contro il tempo per diventare finalmente realtà. Quello delle imposte è stato uno dei cavalli di battaglia del tycoon durante la campagna elettorale. Dopo la sua elezione a presidente, Trump ha continuato a pompare questo evento. Adesso i repubblicani hanno alzato il sipario sulla legislazione che cambia le tasse con l'intento di diventare la riforma fiscale più profonda mai realizzata. L'impegno è enorme, visto che occorre riscrivere tutte le aliquote e il sistema di sgravi netti. L'obiettivo è completare l'opera entro poche settimane e rimandarla a Trump per l'approvazione entro fine anno. Non per niente il presidente l'ha definito uno storico «regalo di Natale agli americani».

Il contenuto della riforma fiscale


La strada però è piena di difficoltà. Anzitutto c'è la voce dell'opposizione, che accusa Trump di voler varare una riforma che strizza l'occhio ai più abbienti e alle grandi aziende, mentre non fà davvero molto per il ceto medio (si pensi alla tassa di successione, che verrà applicata solo su eredità superiori a 11 milioni, doppie rispetto alle attuali, per essere cancellata nel 2024). Inoltre c'è il problema dei costi per finanziare questo progetto. Come sarà possibile ottenere un taglio delle imposte per le imprese dal 35% al 20%?

Riguardo alle famiglie e gli individui, ci sarà una drastica riduzione del numero delle aliquote, che dalle attuali sette diventeranno solo 4. La più alta resterà fissata al 39,6% (tocca solo i milionari). Fino al milione si pagherà il 35%, mentre l'aliquota passa al 25% fino a 250mila dollari e scende al 12% per i redditi tra i 24mila e i 90mila dollari. Il meccanismo di deduzione verrà raddoppiato per i ceti medi, mentre crescerà il credito d’imposta per figli a carico. Questi sono solo alcuni aspetti della maxi-riforma di Trump.

Il prossimo step sarà alla Camera, dove si preannuncia una discussione accesa in Commissione a partire dalla prossima settimana. Poi toccherà al Senato. Quando si arriverà a una versione finale unica, allora Trump potrà mettere il suo sigillo alla riforma, che i democratici non hanno i voti per bocciare. In pratica, solo gli stessi repubblicani potrebbero far deragliare le ambizioni della riforma Trump.

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