lunedì 6 novembre 2017

Trading, la settimana passata e quella che comincia



Dopo aver vissuto alcuni giorni ad altissima intensità, soprattutto per via di una discreta mole di importanti dati marco, i mercati possono abbassare il ritmo. Così nel trading market la volatilità cala e rientra nella norma, al pari dei volumi. Sullo sfondo resta comunque un moderato ottimismo, soltanto attenuato dalle previsioni sui fattori di rischio. Insomma prudenza sì, ma davvero ridotta al minimo.

Appuntamenti marco per il trading


Sul valutario gli occhi sono puntati sulle decisioni in merito ai tassi da parte di Australia e Nuova Zelanda. Le banche centrali decideranno rispettivamente il 7 e il 9, per cui occhio ai migliori segnali opzioni binarie affidabili gratis in uscita nei prossimi giorni su Aud e Nzd. Il momento per questi due paesi non è positivo, visto che gli ultimi dati sono stati sotto le aspettative.

In Europa invece rimane sempre aperta la questione Catalogna, che per adesso resta fonte di bassissima preoccupazione per i mercati. Nell'ambito trading la questione è stata derubricata a fatto essenzialmente interno alla Spagna. Anche perché così la sta considerando la UE. Chi traffica con l'EUR insomma ha dedicato più tempo a cercare broker con spread bassi forex piuttosto che a occuparsi della questione spagnola.

Usa e Gran Bretagna


Più interesse riguardo alle vicende USA. La nomina di Powell quale futuro presidente FED, la presentazione della riforma fiscale (non senza polemiche), i dati sul lavoro e gli echi del Russian-Gate sono fattori che hanno inciso nei giorni scorsi sull'USD, e che potrebbero incidere ancora nei prossimi giorni, tenuto conto che ci avviciniamo al momento in cui la Fed dovrebbe alzare per la terza volta nell'anno i tassi.

Occhio intanto alla Gran Bretagna, dove la BoE ha appena stroncato gli entusiasmi del mercato, ricevendo in cambio una forte penalizzazione della sterlina. Resta l'incertezza sul fronte Brexit, visto che le trattative che vanno a rilento.

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