giovedì 7 dicembre 2017

Lavoro, cresce l'occupazione ma il tempo determinato è da record

Il quadro trimestrale sul lavoro in Italia conferma un trend in crescita, ma al tempo stesso conferma che l'incremento degli occupati è riferito soprattutto a quelli a tempo determinato. In Italia infatti i dipendenti a termine raggiungono un nuovo record storico: 2 milioni 784 mila. Si tratta del livello più alto dall'inizio della serie, avviata nel quarto trimestre del 1992. Rimane quindi una certa cautela fra le imprese, e contestualmente una certa precarietà nel mondo occupazionale.

I dati Istat sul lavoro


L'Istat nel suo rapporto trimestrale sul mercato del lavoro, evidenzia una crescita congiunturale di 79 mila unità (+0,3%). Il dato è frutto del trend positivo per i lavoratori dipendenti (+101 mila, +0,6%), ma negativo per gli indipendenti (-22 mila, -0,4%). Come detto, tra i nuovi 101 mila dipendenti la quota maggiore spetta però al lavoro a tempo determinato.

Occupazione e disoccupazione

Il tasso di occupazione è salito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. Adesso il valore complessivo degli occupati è del 58,1%. Rispetto al settembre dello scorso anno, ci sono 303 mila occupati in più (+1,3%). La maggior parte degli ingressi nel lavoro si concentra tra i giovani, di individui con elevato livello di istruzione e tra i residenti nel Nord. 

Resta stabile la disoccupazione rispetto allo scorso trimestre (il tasso di disoccupazione è rimasto stabile all'11,2%), mentre scende dello 0,4% rispetto a un anno fa. Calo sensibile del numero degli inattivi, che in un anno sono scesi di 300 mila unità.

La ripresa economica (nel terzo trimestre del 2017 il PIL è salito dello 0,4% in termini congiunturali e dell'1,7% su base annua) favorisce il mercato del lavoro, perché consente un assorbimento molto più accentuato di lavoro da parte del sistema produttivo. Complessivamente le ore lavorate sono salite dello 0,7% sul trimestre precedente e del 2,4% su base annua.

Nessun commento:

Posta un commento