lunedì 29 gennaio 2018

Investimenti online, i dati passati non sono sempre amici del trader

Il fattore decisivo quando si fanno gli investimenti online è scegliere il momento giusto per uscire dal mercato. Se la previsione è sbagliati la scelta del momento per uscire argina le perdite, se la previsione è corretta invece ci consente di ampliare i guadagni. Molti trader assumono questa decisione valutando soprattutto i dati delle performance passate, così da orientarsi nelle proprie scelte. In realtà però questo atteggiamento è sbagliato perché ciò che è accaduto prima non è indicativo di ciò che potrà accadere in seguito. Resta comunque valido il principio che bisogna analizzare e contestualizzare quanto è accaduto.

Un rischio per gli investimenti online

Vediamo un esempio applicato ai titoli, in particolare alle azioni, sfruttando una piattaforma trading demo gratis migliore. Possiamo vedere che un paio di anni fa molti erano sicuri che le azioni fossero arrivate al top dopo una lunga corsa degli indici. Un rally lungo addirittura 7 anni, visto che l’indice S&P500 tra il 9 marzo 2009 e i 31 dicembre 2015 ha avuto un rialzo del +202%. Malgrado i presagi funesti, nei 12 mesi successivi non c'è stato alcun calo ed anzi lo S&P500 è salito di un altro 9,5%. E nel 2017 la storia si è ripetuta: anche in questo caso però il bilancio finale è stato +19,4%.

Un discorso simile vale anche per altri settori di investimenti online, come quello valutario. Sul cambio euro real brasiliano previsioni dicevano che sarebbe calato. E' vero che l'economia brasiliana è cresciuta molto, ma al tempo stesso è cresciuta anche quella europea. Alla fine l'euro si è rafforzato.

Tutto questo evidenzia che chi fa investimenti online (specialmente in azioni), deve essere consapevole che vanno considerati molti aspetti e non solo i dati passati. Se c'è un trend prolungato, non è detto che finirà per forza. Ma è probabile che i margini per un ulteriore marcia sono molto più limitati rispetto a prima. Ma non va mai dimenticato il contesto in cui si muove il mercato.

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