venerdì 19 gennaio 2018

Ripple, molto più che una valuta digitale su cui fare trading

Sul mercato delle criptovalute, sotto i riflettori ci sono finiti soprattutto Bitcoin ed Ethereum. Ma nel vasto mercato delle monete digitali c'è un terzo elemento che invece merita molta attenzione. Si tratta di Ripple. Non a caso parliamo di uno degli asset più negoziati in assoluto in Corea del Sud, ovvero il mercato leader per le criptovalute. Giovani e anziani hanno investito molto in questo settore, con la speranza (non sempre verificata) di ottenere un rapido profitto.

Nel corso degli ultimi mesi l'XRP - l'abbreviazione di Ripple - è giunto tra le prime cinque criptovalute per capitalizzazione di mercato su CoinMarketCap. Basta vedere su una qualsiasi piattaforma di trading l'andamento delle quotazioni per verificarlo (qui è spiegato come funziona BDSwiss guida). Un guadagno di quasi il 150% durante la prima settimana di gennaio ha reso uno dei fondatori di Ripple e ora presidente, Chris Larsen, il quinto uomo più ricco del mondo. Egli ha un patrimonio stimato cresciuto fino a circa $ 55 miliardi.

Le differenze tra le altre valute digitali e Ripple

L'omonima azienda che lo elabora si trova a San Francisco, ed è stata fondata nel 2012 come fornitore di un sistema di elaborazione dei pagamenti in tempo reale basato su blockchain. Ebbene, anche se Ripple e Bitcoin sono comunemente associati entrambi al concetto di criptovalute, esistono delle notevoli differenze tra loro. E non ci riferiamo al fatto che ormai si puà fare trading cfd Bitcoin futures Markets.com. C'è molto altro.

Mentre Bitcoin è una valuta digitale basata sulla blockchain, Ripple è una rete di regolamento dei pagamenti in tempo reale con una valuta virtuale che funziona su una blockchain aziendale che afferma di avere più di 100 clienti in tutto il mondo, inclusi American Express, Santander e UBS. Dal punto di vista tecnico, Ripple è la risorsa digitale più veloce che eista, visto che gestisce 1.500 transazioni al secondo contro le 7 di Bitcoin.

Inoltre Ripple non mira a sostituire l'offerta legale esistente, a differenza di Bitcoin, bensì funziona assieme alle valute legali per consentire pagamenti più veloci ed efficienti. La valuta supporta anche pagamenti transfrontalieri più rapidi. Una delle principali critiche rivolte a Ripple è che non è completamente decentralizzata in quanto i validatori della rete distribuita sono entità note come banche e società di servizi finanziari, a differenza della blockchain di Bitcoin che fa affidamento su minatori anonimi. Ed ancora, XRP non consuma energia per il suo mining, visto che pre-esiste nella rete.

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