giovedì 8 marzo 2018

Bilancio del Comune di Napoli: rischio dissesto per un debito degli anni 80

Arriva un durissimo colpo per il bilancio del Comune di Napoli. Ed è un colpo che arriva da lontano, addirittura dagli anni Ottanta. Infatti la Corte dei conti a sezioni Riunite ha deciso di condannare l'amministrazione partenopea al pagamento di 114 milioni di euro. Tale è l'importo del debito nei confronti di due consorzi di ricostruzione edilizia dopo il terremoto dell'Irpinia nell'80, che sono concreti ma non figurano nel bilancio del Comune. E che sono oggetto di un contenzioso che dura da trent'anni.

Facciamo allora un passo indietro. Palazzo San Giacomo aveva presentato ricorso contro una decisione della Corte dei Conti, secondo la quale il pareggio di bilancio del 2016 - obbligatorio per gli enti comunali - era stato raggiunto solo sulla carta. In realtà il saldo reale era in rosso per 114 milioni, appunto la cifra dovuta ai consorzi per la ricostruzione. La parte maggiore va al consorzio CR8, ben 83 milioni (sentenza 39/2016) in virtù del quale è già scattato un pignoramento contro il comune partenopeo. Il resto spetta al consorzio CR10.

La sfida impossibile del bilancio

Secondo le normative di finanza pubblica ogni sforamento dal pareggio va recuperato nel primo anno utile. Ma ipotizzare che il già traballante Comune di Napoli possa recuperare 114 milioni in un anno è follia. A maggior ragione se si pensa che dal 2012 esiste un piano anti-default che a sua volta è già stato bocciato dalla stessa Corte dei conti. A poco giova al Comune di Napoli che nell’ultima legge di bilancio sia stata infilata una norma che consente di recuperare lo sforamento non in un anno bensì in due, perché comunque 114 milioni sono una cifra troppo elevata per riuscirci. Insomma il rischio dissesto - dopo quello del 1993 - si fa sempre più concreto per Palazzo San Giacomo.

Si tratta quindi di una sfida impossibile per il bilancio, che va chiuso entro fine mese. Peraltro tra le conseguenze di questa decisione c'è il taglio dei trasferimenti statali pari "all'elusione del saldo di finanza pubblica". In pratica un taglio di 114 milioni di euro. Duro il commento del Sindaco della città: "Una storia che mi fa rivoltare lo stomaco perché sono circa due anni che devo discutere per un debito del 1981". Peraltro qualche mese fa ci fu proprio un incontro tra De Magistris e il premier Gentiloni per discutere di un probabile sostegno del Governo per il pagamento del debito a CR8. De Magistris vuole attendere di leggere le motivazioni della sentenza - ci vogliono 15 giorni - ma ha preannunciato una mobilitazione importante affinché interventa l'Esecutivo.

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