lunedì 26 marzo 2018

Dati macro della settimana, ecco quelli più attesi dai mercati

Sono eventi di media entità, quelli che riguarderanno il fronte macroeconomico di questa settimana. Il calendario dei dati macro comunque propone diversi elementi per approntare le strategie sui mercati, anche se l'attenzione maggiore continua ad essere rivolta all'evoluzione della questione dazi (con la battaglia tra USA e Cina) e anche agli eventi politici tanto in Europa quanto negli Stati Uniti. 

La settimana dei dati macro

Partendo dagli appuntamenti dell’area euro, la settimana si focalizza sui dati macro relativi alle indagini congiunturali (indice Commissione UE e Istat) e le stime preliminari di inflazione di marzo nei principali Paesi. Elementi ritenuti importanti marke mover da parte dei trader, pronti a sfruttare la loro strategia ADX e stocastico nel Forex. Per quanto riguarda i primi dati, ci si aspettano delle conferme. Dovrebbero essere in linea con i recenti indici PMI, IFO e INSEE. I report riguardanti l'inflazione potrebbero fornire un quadro più disomogeneo a seconda dei vari paesi. La spesa per consumi è invece vista in recupero.

Riguardo i dati macro provenienti dagli USA, la settimana dovrebbe scorrere con una certa tranquillità. Dalla diffusione di diversi report non dovrebbero scaturire particolari impatti sui mercati valutari, per cui molti non avranno bisogno di innescare la loro Forex Parabolic SAR strategia. L'attenzione maggiore riguarda la spesa personale, che a febbraio dovrebbe essere in aumento modesto. Dovrebbero invece scaldare molto di più i trader i dati relativi ai deflatori, con indice totale stimato in aumento di 0,1% m/m, core in variazione di 0,2% m/m. Dagli Stati Uniti continuano quindi a giungere dei segnali che evidenziano una dinamica inflazionistica moderata.

Dagli Stati Uniti è in arrivo anche il dato sulla fiducia dei consumatori di marzo, che dovrebbe confermare i recenti positivi livelli. Infine ci sarà il dato di stima del PIL del 4° trimestre 2017, per il quale gli analisti si aspettano un modesto rialzo rispetto alla seconda stima. A incidere saranno gli investimenti fissi non residenziali.

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