venerdì 23 marzo 2018

Wall Street scivola sulle tensioni per una guerra commerciale

La guerra dei dazi dà un brutto colpo a Wall Street, che è andata in deciso calo. La Borsa americana ha chiuso la peggiore sessione dell'ultimo mese e mezzo dopo che il Presidente Donald Trump ha firmato il provvedimento che impone nuovi dazi su alcuni prodotti cinesi, annunciando peraltro che questa sarà solo la prima di molte iniziative simili. Al momento non si conosce ancora la composizione della lista di prodotti colpiti dalle nuove imposte, ma è solo questione di giorni.

L'ansia a Wall Street

Se alla questione dazi si aggiunge poi la bufera che ha colpito il settore tecnologico dopo il caso Facebook, e i segnali non univoci arrivati dalla FED circa il crono-programma di aumento dei tassi, è chiaro che il quadro ha messo in allarme gli investitori. A Wall Street l’indice Dow Jones chiude a -2,93% e il Nasdaq a - 2,43 (S&P500 -2,52%). Non è andata meglio in Europa, dove Piazza Affari è  stata la peggiore (FTSE MIB -1,85%). Chiaramente le vendite si sono concentrate sui titoli delle materie prime e quelli tecnologici e auto. Nel resto d'Europa, Francoforte ha lasciato sul terreno l'1,7% nell'indice Dax30.

Tornando alla questione dei dazi americani su acciaio e alluminio, il rappresentante per il Commercio Usa - Robert Lighthizer - ha chiarito che anche la Ue verrà esclusa dall'applicazione. Altresì "graziati" sono Brasile, Corea del Sud, Argentina e Australia. Le restrizioni imposte dal governo americano hanno un controvalore di 60 miliardi di dollari sui prodotti cinesi.

Una misura che Pechino è già pronta a contrastare. Anche se la portavoce del Ministero degli Esteri di Pechino, Hua Chunying, ha ribadito che "la Cina non vuole combattere una guerra commerciale con nessuno", è chiaro che il livello di tensione sta aumentando. Secondo il Wall Street Journal, Hua Chunying avrebbe riposto: "Se ci sono forze che ci costringono a combatterne una, non saremo spaventati, né ci nasconderemo".

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