lunedì 9 aprile 2018

Investitori online, ecco gli eventi settimanali in calendario

Sono focalizzati soprattutto sugli eventi in programma negli USA, gli investitori online. Questa settimana infatti il calendario economico è avaro di appuntamenti rilevanti nel Vecchio Continente, mentre al di là dell'oceano di cose rilevanti ci sono eccome. I trader sono quindi pronti, hanno sottomano gli orari apertura mercati forex e sono pronti a implementare le loro strategie basate sulle notizie.

Appuntamenti in Europa per gli investitori online

Come detto, in Europa non ci sono grandi spunti di rilievo che possono interessare gli investitori online. Settimana scarna di market mover e di indicatori congiunturali. Quelli più importanti saranno di livello nazionale. Infatti è previsto l’aggiornamento sull’andamento della produzione industriale sia in Francia che e in Italia, nonché il report aggregato per l’intera area Euro. Quest'ultimo dovrebbe recuperare a febbraio dopo aver avuto un forte calo a gennaio (anche se il dato era fortemente condizionato da effetti di calendario).

Sempre in Europa sono in uscita i verbali della riunione di marzo della BCE. Non ci si attendono grandissime novità riguardo alle posizioni interne al Consiglio, circa la questione del Quantitative Easing. Il rialzo dei tassi dovrebbe essere rinviato al 2019, quando peraltro Draghi concluderà il proprio mandato alla guida della Eurotower.

Sono invece importanti gli appuntamenti con gli USA. Gli analisti dei miglior broker di trading online autorizzati sono già all'opera per valutare le mosse da farsi. Il focus della settimana sarà la lettura dei verbali della riunione del FOMC. Essi dovrebbero confermare l'intenzione di procedere a un numero minimo di tre rialzi dei tassi sia nel 2018 sia nel 2019. Dovrebbe inoltre emergere maggiore ottimismo circa il raggiungimento dell’obiettivo di inflazione. Ed a proposito di inflazione, gli investitori online sono concentrati sui principali indici di prezzo di marzo. Le indicazioni sembrano essere orientate a un incremento moderato, forse di 0,2% - 0,3% su mese per prezzi al consumo, alla produzione e all’importazione.

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