giovedì 10 maggio 2018

Oro tiene sopra 1300 dollari, ma la pressione al ribasso è forte

I future sull'oro stanno vivendo una fase di calo che li ha portati sulla parte inferiore della banda di consolidamento compresa tra 1300-1660 dollari per oncia. A innescare questo movimento ribassista sono stati due fattori soprattutto. Da un lato l'aumento del rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni oltre il 3% (livello psicologicamente molto importante). Dall'altra il rafforzamento del dollaro che è tornato ai livelli dello scorso dicembre.

Analisi del mercato dell'oro

Molti ritenevano che alcuni fattori geopolitici avrebbero potuto cambiare il sentiment degli investitori, ma così non è stato. Né il ritiro di Washington dall'accordo nucleare del 2015 con Teheran, né l'ultimatum della Cina, né i problemi politici dell'Italia hanno dissuaso gli investitori dal comprare massicciamente la valuta americana.
Da quando si è formato qualche tempo fa un piercing line pattern forex, la coppia Eur-Usd ha cominciato a scende, scende, scende... Il mercato dell'oro poi non sta ricevendo neppure grandi spinte dal mercato "fisico". Infatti la domanda indiana è scesa a 52,7 tonnellate, pari al 46% a/a. La Cina non compra oro per ricostituire le riserve da 18 mesi consecutivi.

Secondo JP Morgan, lo scenario potrebbe anche peggiorare per l'oro. Se la FED dovesse accelerare il ritmo di normalizzazione, i tassi del debito decennale potrebbero salire fino al 4% e questo consentirebbe agli "orsi" di XAU / USD di attaccare ancora. Insomma chi sa come usare indicatori di trend following li avrà visti puntare tutti al ribasso ultimamente. Ricordiamo poi un'altra cosa importante: l'oro non paga dividendi e quindi non è in grado di competere neppure con i titoli (azioni e obbligazioni).

Dal punto di vista tecnico, infine, occhio al supporto posto a quota $ 1,300-1.302 per oncia. Se dovesse essere infranto e il prezzo scendere nella direzione di $ 1285 e $ 1263, ci troveremmo di fronte ai due livelli di correzione Fibonacci del 61,8% e del 78,6% rispetto all'ultima ondata ascendente a medio termine. Passati anche quelli, lo scenario ribassista per l'oro potrebbe farsi ancora più solido.

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