sabato 9 giugno 2018

Dollaro USA, secondo Wells Fargo si avvicina un'altra discesa

Dopo i saliscendi dell'ultimo periodo, cosa succederà alla quotazione del dollaro USA. Secondo gli analisti di Wells Fargo (una delle quattro più grandi banche degli Stati Uniti insieme a Bank of America, Citigroup e JP Morgan Chase) il biglietto verde potrebbe scendere nei prossimi mesi contro la maggior parte delle principali valute. Questo dovrebbe avvenire in scia alle evoluzioni della politica monetaria.

I driver del dollaro USA

Il dollaro USA ha recuperato buona parte delle perdite dovute alla debolezza manifestata negli ultimi mesi, dopo aver avuto un calo di circa l'8 per cento nel corso del 2017. La crescita economica è rimasta in buona sostanza stabile negli Stati Uniti, anche se marcia ad un ritmo più lento di quello visto alla fine del 2017. Al contempo, in altre economie avanzate la crescita ha sorpreso al ribasso. La convergenza della politica monetaria globale intanto si è interrotta a fronte di dati del Q1 più moderati, a fronte dell'aumento dell'incertezza politica e delle preoccupazioni di un crescente protezionismo globale.

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L'analisi di Wells Fargo

Secondo gli analisti di Wells Fargo, la politica monetaria globale potrebbe accelerare verso la normalizzazione nel corso del 2018. Il FOMC potrebbe alzare i tassi altre tre volte (sarebbero quindi 4 i rialzi complessivi), e contemporaneamente anche la BoE potrebbe farne uno, mentre altri due potrebbero arrivare dalla Bank of Canada entro la fine dell'anno. Discorso diverso per la BCE, dove di aumenti dei tassi non se ne parlerà fino al 2019. Tuttavia l'aspettativa è che verrà concluso il programma di quantitative easing entro la fine dell'anno, anche dopo la recente incertezza politica in Spagna e in Italia. Tra le banche centrali discorso a parte merita la Banca del Giappone, che sta viaggiando per fatti suoi e difficilmente rinuncerà ad una politica accomodante nei prossimi mesi.

Per questi motivi il team di Wells Fargo ritiene che il dollaro riprenderà la sua tendenza al ribasso nei confronti della maggior parte delle principali valute entro la fine dell'anno (chi adotta strategie spread trading forex - guida esempi - dovrebbe tenerne conto). Eventuali aumenti dei tassi da parte delle altre principali banche centrali dovrebbero essere più favorevoli all'andamento delle valute estere, specialmente in considerazione della fase successiva del ciclo di restrizione del FOMC.

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