martedì 21 agosto 2018

Dollaro australiano, rimbalzo sui massimi di inizio agosto

L'inizio settimana è stato positivo per il dollaro australiano (AUD) e quello neozelandese (NZD). Hanno infatti toccato i massimi dell'ultima decina di giorni, grazie alla prospettiva di un calo della tensione tra Cina e Stati Uniti riguardo al commercio. In particolare, la Cina e gli Stati Uniti hanno programmato dei negoziati per la fine del mese. Se le tensioni tra i due giganti dovessero allentarsi, sarebbe un bene enorme per le due economie.

Cosa incide sul dollaro australiano

Il dollaro australiano è salito oltre quota 0,7350, superando i massimi registrati lo scorso 10 agosto. Durante la settimana passata ha guadagnato lo 0,3%, nonostante abbia toccato il livello minimo da gennaio 2017 a $ 0,7203 (mercoledì). La strategia bande di Bollinger e Rsi evidenzia un incrocio con la banda superiore in zona di ipercomprato (grafico 4H). Il dollaro neozelandese dal canto suo ha rimbalzato sui minimi di due anni e mezzo intorno a $ 0,6540 toccati la settimana precedente a un massimo di dieci giorni di $ 0,6642. Il kiwi ha chiuso la scorsa settimana a circa l'1%.

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Per quanto riguarda l'Australia, va considerato quel che sta succedendo su fronte politico. L'ultimo sondaggio ha mostrato che il sostegno al Primo Ministro Malcolm Turnbull è sceso ai minimi da dicembre, alimentando la speculazione che potrebbe esserci un duello interno nella sua coalizione di governo (centro-destra). Ricordiamo che l'Australia non ha avuto un primo ministro che abbia completato un intero mandato triennale negli ultimi dieci anni. Qualora i mercati dovessero percepire il rischio della perdita di leadership o addirittura di elezioni anticipate, questo potrebbe pesare sul dollaro australiano.

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