sabato 29 settembre 2018

Manovra economica, un conto da 40 miliardi di euro (metà in deficit)

L'Italia sta vivendo giorni caldissimi e altri ancora ne arriveranno. La nuova manovra economica del Governo dovrebbe avere dei numeri davvero imponenti, pari a circa 40 miliardi di euro (Per la legge di Bilancio vera e propria, comunque, c'è ancora quasi un mese di tempo). E si preannuncia una battaglia durissima con l'Europa.

Quanto costano le voci della manovra economica

Il conto arriva a tanto considerando solo le misure annunciate finora da Lega e M5S nella manovra economica. Per il reddito di cittadinanza ci vorranno 10 miliardi, per mandare in soffitta la riforma Fornero ne occorreranno alti 7-8, ne servono altri 3-4 per il decreto fiscale e 1,5 miliardi per i risparmiatori truffati dalle banche. Il carico maggiore arriva però dalla sterilizzazione dell'Iva: 12,4 miliardi. Senza dimenticarsi anche dei 3,6 miliardi di spese indifferibili. Ecco che il conto schizza voce dopo voce verso l'altro, fino ad arrivare a circa 40 miliardi. Metà di questi saranno finanziati in deficit.

Nel conto peraltro non si può inserire con una misura precisa la voce interessi, che resta l'incognita della maggiore. Infatti a seconda della lievitazione dello spread potrebbe arrivare anche sui 9 miliardi (ipotizzando che il differenziale Btp Bund arrivi in area 300 punti). Dopo l'annuncio dell'intesa, lo spread ha fatto un balzo di oltre 30 punti arrivando a 280 punti, prima di scendere un pochino. Il tasso sul decennale torna, dopo alcuni mesi, sopra il 3% al 3,13%. La Borsa dal canto suo è scivolata in modo pesante bruciando circa 22 miliardi di capitalizzazione. A finire sotto tiro sono in particolare i bancari con perdite comprese tra il 9,43% di Banco Bpm e il 6,73% di Unicredit.

Gli attriti con la UE


Lo sforamento del deficit ci sarà, quindi, anche se non si arriverà alla soglia del 3% tanto temuta dai mercati. Soli il 2,4% per il prossimo triennio (contro l'1,6% previsto). Resta il fatto che il rapporto con la UE non sarà certo rose e fiori. Il ministro dell'economia Tria, dopo un lunghissimo braccio di ferro con il premier pentastellato Di Maio, dovrà andare a Bruxelles a spiegare questi numeri alla Ue lunedì all'Eurogruppo. Peraltro la Commissione europea ha già sottolineato, attraverso Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici, che l'Italia così non rispetta le regole. Insomma la Legge di Bilancio del 2019 non ha ancora visto la luce, ma già si parla di una possibile bocciatura da parte della Commissione europea.

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