sabato 1 settembre 2018

Rating Italia, l'agenzia Fitch non lo tocca ma rivede al ribasso le previsioni

Il rating dell'Italia rimane stabile a BBB, ma le previsioni sono passate a "negative". Questa è la decisione dell'agenzia Fitch che in tal modo ha voluto sottolineare le criticità di fronte alle quali si trova il nostro Governo. Secondo gli esperti della società newyorkese, l'attuale esecutivo rischia di portare ad un allentamento fiscale che "lascerebbe l'alto livello di debito pubblico italiano più esposto a potenziali shock", con "i rischi al ribasso" aumentati rispetto all'ultimo report.

Le valutazioni dell'agenzia di rating

Fitch sottolinea l'esistenza di alcune criticità nel rapporto interno tra le due forze di Governo: Lega e M5S. Le considerevoli differenze politiche fra i due partner sono fonte di tensioni che secondo l'agenzia di rating non è possibile prevedere come saranno risolte. Questo aumenta il pericolo che vadano a rallentare il percorso di riforme di cui il paese avrebbe bisogno. Inoltre esiste una forte contraddizione tra la necessità di ridurre il forte debito pubblico italiano e i grossi costi che richiederebbe l’attuazione degli impegni presi nel “Contratto”. Tra questi vanno segnalate soprattutto i forti tagli fiscali e il reddito di cittadinanza, che nel momento in cui furono promesse ebbero la conseguenza di spingere i rendimenti obbligazionari verso l’alto.

Dal punto di vista politico l'agenzia di rating Fitch si spinge anche oltre, affermando che questa elevata incertezza politica aumenta il rischio di un voto anticipato. "Non ci aspettiamo che questo governo - si legge - possa vedere un intero mandato e prevediamo una crescente possibilità di elezioni anticipate dal 2019". Ed è chiaro che il pericolo che questo scenario si concretizzi, finisce per rendere più complicate le prospettive economiche italiane. Malgrado questo quadro assai fosco, l'agenzia di rating non ritiene elevate le possibilità di una uscita dall'Ue, nonostante "l'avversione di alcune parti del governo nei confronti dell'Ue e dell'euro rappresentano un ulteriore rischio".

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