venerdì 26 ottobre 2018

Banca Centrale Europea avanti senza cambiare. Euro ai minimi di due mesi sul dollaro

E' stato un giovedì molto pesante per l'euro, che è scivolato ai minimi di due mesi contro il dollaro sotto il livello di 1.14. A prescindere da alcuni dati macro poco esaltanti, sono state soprattutto le parole del presidente della Banca centrale europea - Mario Draghi - a zavorrare la valuta unica.

L'orientamento della Banca Centrale

Il numero uno della Eurotower ha detto che la banca virerà verso una politica restrittiva nonostante i timori sul futuro economico e politico dell'Unione monetaria. Da una parte la BCE conferma la fine del programma di Quantitative Easing alla fine del 2018, mentre riguardo ai tassi di interesse il primo ritocco è previsto per la prossima estate. Quando? C'è chi con ottimismo dice giugno, chi invece in relazione alle prospettive economiche che nel frattempo si sono un po' deteriorate dice settembre.

Ad ogni modo, ieri la moneta unica è salita subito dopo l'annuncio della conferma dei tassi di interessa da parte della della banca centrale. Poi l'euro ha iniziato a deprezzarsi nuovamente. Chi adotta strategia spread trading forex (esempi) avrà potuto fare diversi "giochetti" con le coppie valutarie. Alla fine, dopo aver toccato quota 1.1361 (minimo dal 16 agosto), la moneta unica s'è fermata poco sotto 1.14. Intanto l'indice del dollaro ha toccato un massimo di due mesi di 96.681, in rialzo di 27 punti base dallo scoperto.

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Un'altra cosa rilevante da sottolineare è che secondo la Banca Centra Europea, alcuni fattori di rischio per i mercati comunque rimangono. Il riferimento è al confronto tra Italia e Commissione europea sugli obiettivi di bilancio, alle tensioni commerciali tra Usa e Cina e ai segnali poco incoraggianti dal lato della congiuntura.

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