domenica 30 dicembre 2018

Evasione fiscale, la situazione migliora ma il Mezzogirono resta dietro. La Calabria è la peggiore

La fotografia fiscale dell'Italia evidenzia che la piaga dell'evasione è ancora presente e molto forte. Su 100 euro di gettito dovuto all'Erario, 16 euro vengono sottratti illegalmente e restano nelle tasche degli evasori. Complessivamente sono circa 113 miliardi che ogni anno mancano all'appello dell'erario, secondo uno studio della CGIA riferiti al 2016.

La mappa dell'evasione fiscale

Dal punto di vista territoriale, il Mezzogiorno resta l'area dove questa piaga è maggiormente radicata. Qui la percentuale di evasione giunge al 22% del dovuto. L'area più virtuosa è il Nord-Ovest, con 13,3%. Segue il Nord-Est con il 13,3%, quindi il Centro con il 16,5%. La Regione dove si registra l'evasione più alta è la Calabria, dove si stima un tasso del 24,2%. Situazioni altrettanto gravi ci sono in Campania (23,2%), Sicilia (22,2%) e Puglia (22%). Dato drammatico: tutte le regioni del meridione hanno un tasso di evasione più alto della media Nazionale. La situazione si capovolge invece nel Nord Italia, dove l'evasione c'è ma è molto più contenuta. La Lombardia è la regione più virtuosa, con un tasso del 12,5%. Un dato migliore si registra soltanto nella Provincia autonoma di Bolzano, dove ci si ferma al 12%.

Va detto che in mezzo a tutti questi dati negativi, un aspetto positivo c'è. Negli ultimi anni infatti la piaga dell’evasione fiscale è leggermente andata in calo. L'infedeltà dei contribuenti nel 2014 sottraeva 17,1 miliardi ogni 100 dovuti, mentre nel 2016 è scesa a 16. Complessivamente sono stati "recuperati" diversi miliardi dalla lotta all'evasione.

Le armi contro l'evasione

Le soluzioni per risolvere o comunque ridurre la portata del problema sono diverse. In linea di massima molti ritengono utile ridurre il carico fiscale: cioè pagare meno per pagare tutti, contemporaneamente punendo in modo fortissimo i furbetti, così da scoraggiarli. Inoltre va ridotto il costo della burocrazia fiscale in capo agli imprenditori, perché spesso anche la farraginosa organizzazione amministrava dello Stato e delle sue articolazioni territoriali, induce all'evasione. Questo vale soprattutto per le piccole e micro aziende che, a differenza delle realtà piu' grandi, non dispongono di una struttura amministrativa in grado di farsi carico autonomamente di tutte queste incombenze.

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