martedì 11 dicembre 2018

Inflazione, la Romania centra il target fissato dalla BNR

Torna nel target fissato dalla banca centrale, l'inflazione della Romania. Secondo i dati del National Institute of Statistics infatti, la crescita dei prezzi al consumo è diminuita al 3,43% rispetto al 4,25% registrata nel mese precedente. Su base comparativa mensile invece, l'indice dei prezzi al consumo (IPC) è sceso dello 0,1% a novembre. Il rallentamento della crescita dell'inflazione è dovuto alla minore evoluzione dei prezzi alimentari (aumentati del 2,86% su base annua). I prezzi non alimentari sono aumentati del 4,24%, quelli dei servizi sono cresciuti del 2,50% a novembre.

Inflazione e politica monetaria

Come detto, adesso l'inflazione è rientrata nel target fissato dalla banca centrale della Romania (BNR), nella fascia 1,5%-3,5%. L'istituto rumeno a novembre ha mantenuto il tasso di politica monetaria al 2,50%. L'ultimo cambiamento risale a maggio, quando il costo del denaro venne portato al 2,50% dal 2,25% (tre rialzi quest'anno: gennaio, febbraio e maggio). A novembre il Governatore Isarescu precisò che i tassi di interesse "sono dove dovrebbero essere e dove li vediamo nel prossimo periodo". Questo tono molto dovish (causato dai timori esterni circa la guerra dei dazi, l'equilibrio dell'eurozona e le politiche delle banche centrali) ha messo in dubbio l'ipotesi di altri 3 rialzi nel 2019.

In realtà il vero motivo di preoccupazione per la banca rumena è la debolezza del LEU. Dopo aver scelto qual è il miglior broker forex gratis, possiamo infatti vedere i dati. La valuta nazionale infatti ha subito un grosso deprezzamento in estate, e la coppia EurRon è rimasta ferma in prossimità dei massimi di luglio a 4.66. La coppia UsdRon invece resta oltre la soglia psicologica di 4.00 superata a fine settembre.

Altri dati macro

Oltre al report sull'inflazione, è stato anche reso noto che la retribuzione mensile media netta reale è cresciuta 9,1% su base annua a ottobre, dal 7,7% di settembre. Su base comparativa mensile, il salario netto reale è stato dello 0,7% più alto a ottobre. In termini nominali invece il salario mensile netto medio è aumentato del 13,7% sull'anno e è salito dell'1,2% sul mese di ottobre, a 2.720 Leu. Il più alto salario medio netto di 6.380 lei è stato registrato nel settore IT, mentre il più basso, di 1.580 Leu, è stato registrato nel settore alberghiero e della ristorazione.

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Ieri era stato anche reso noto il saldo della bilancia commerciale, che aveva evidenziato una crescita del deficit commerciale a 11,85 miliardi di euro ($ 13,4 miliardi) nei primi dieci mesi dell'anno, a fronte di un deficit di 10,22 miliardi di euro nello stesso periodo del 2017.

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