lunedì 14 gennaio 2019

Dollaro AUD e NZD sono vittime della debole economia cinese

Si è accesa una grossa spia rossa sull'economia cinese. I primi dati della settimana confermano infatti - dopo gli altri recenti - che lo stato di salute della seconda economia mondiale non è affatto solido. E a farne le spese sono soprattutto dollaro australiano e neozelandese.

Dollaro AUD, NZD e Cina

Pechino ha registrato un forte calo delle esportazioni a dicembre (crollate in dicembre di 4,4 su base annua, peggior risultato da due anni), ma è stata ancora più ampia la flessione delle importazioni, pari al 7,6% (la più consistente da luglio 2016). La bilancia commerciale segna ancora un surplus, ma si è ridotto di oltre il 16% rispetto all'anno precedente. L'impatto cinese sul commercio internazionale è cresciuto nel corso dell'ultimo anno (probabilmente per il timore che la guerra dei dazi possa renderle più costoso in futuro), e questo alimenta le preoccupazioni con riferimento alla guerra dei dazi con gli USA. A completare il quadro ci sono le vendite di auto, che sono scese per la prima volta dal 1990.

L'effetto dei dati macro su borse, dollaro Aud e Nzd

I dati diffusi stamane hanno fatto scendere i mercati azionari in tutta l'Asia e anche in Europa. Sta infatti andando in caduta verticale lo yuan (chi adotta la Parabolic sar strategia Forex avrà visto l'indicatore trasformarsi), dopo la performance brillante della scorsa settimana, durante la quale aveva recuperato l'1,5% rispetto al dollaro, concretizzando il rialzo più grande da gennaio 2017. Quel rally, va precisato, era però stato innescato esclusivamente dall'ottimismo circa l'esito dei negoziati con gli USA sul fronte commerciale. Era inevitabile che i segnali di crescenti timori di una frenata della seconda economia mondiale, avrebbero finito per penalizzare la valute cinese (Molto bene intonato viceversa lo yen, tradizionale asset rifugio).

Suggerimento: prima di avventurarvi sui mercati con operatori di dubbia affidabilità, scegliete bene in base alle piattaforme migliori classifica.

Ma questi dati hanno avuto un impatto forte sulle valute più esposte all’andamento delle materie prime. il riferimento è al dollaro australiano e neozelandese (che sono anche indicatori della propensione al rischio globale). Va ricordato infatti che Pechino è il primo partner commeciale di Sydney, ma ha altresì un ruolo fondamentale anche per l’interscambio con la Nuova Zelanda.

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