giovedì 10 gennaio 2019

Multa salata per FCA: quasi 700 milioni per chiudere il caso dieselgate

Fca dovrà pagare una multa salatissima per chiudere la partita riguardante la violazione delle leggi americane sulle emissioni diesel. L'importo sarà tra i 650 e i 700 milioni di dollari. Questo è il succo di un accordo che la casa automobilistica ha sottoscritto con le autorità di Washington.

L'indagine e la multa

L'indagine federale sul dieselgate, che coinvolgeva la società del Lingotto, era scattata nel gennaio del 2016. L'EPA (ente federale Usa) aveva messo nel mirino FCA in quanto non aveva reso nota la presenza di dispositivi che entravano in funzione a una determinata temperatura del motore per trattenere le emissioni. Il caso aveva riguardato oltre 104mila tra Suv Jeep Grand Cherokee e pickup del marchio Ram, prodotte tra il 2014 e il 2016. Fca ha sempre negato il dolo nella vicenda sostenendo di aver agito in buona fede e senza aver voluto nascondere l'esistenza dei dispositivi

A distanza di 3 anni quindi il contenzioso sta per chiudersi. Secondo il New York Times, Fiat Chrsyler verserà oltre 310 milioni di dollari al Dipartimento di Giustizia e almeno 75 milioni agli stati che hanno indagato sulle violazioni. Inoltre, l'azienda dovrebbe versare circa 280 milioni in relazione alle cause che coinvolgono i proprietari dei veicoli. Infine altri 72 milioni di dollari sono legati al patteggiamenti con altri stati Usa.

Che multa rischiava Fca

La multa massima che l'agenzia per la protezione ambientale avrebbe potuto infliggere era pari a 44.359 dollari per ogni auto che violava le norme. Il totale che rischiava Fca era quindi astronomico, circa 4,6 miliardi di dollari. Il colpo di fortuna per la nota azienda automobilistica è stato che l'Epa era l'agenzia per la protezione ambientale dell'era Obama, ma con l'avvento di Trump alla guida dell'agenzia è giunto il falco Scott Pruitt, noto anti-ambientalista e, come il tycoon, scettico sul tema dei cambiamenti climatici dovuti all'inquinamento.

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