mercoledì 17 aprile 2019

Dollaro australiano in rally dopo i dati macro cinesi

Il dollaro australiano è salito a un massimo di due mesi, trascinato al rialzo dagli ottimi dati sulla crescita economica cinese.

La Cina e il dollaro australiano

L’ufficio di statistica cinese ha reso noto che il prodotto interno lordo è cresciuto del 6,4% nel primo trimestre rispetto all’anno scorso, poco più del 6,3% previsto. Le vendite al dettaglio sono aumentate dell'8,4% (attese all'8,7%) mentre la produzione industriale è schizzata dell'8,5% rispetto al 5,9% previsto e al 5,3% precedente. Il forte segnale di ripresa sia della produzione industriale che delle vendite al dettaglio a marzo, hanno dato una bella boccata di ossigeno ai mercati. L'economia orientale sta quindi rispondendo alle misure di stimolo del governo e stanno riprendendo lo slancio. E' presto per dire se il peggio è davvero passato per l'economia globale, ma di sicuro qualcosa di positivo si muove.

Il dollaro australiano è sensibile alle fortune economiche della Cina, dal momento che Pechino è il principale partner commerciale dell'Australia. Inoltre, la Cina è la seconda più grande economia del mondo e il più grande player industriale, è evidente quindi l'importanza dei dati cinesi per il sentimento di rischio del mercato. Come si può vedere su una qualsiasi piattaforma forex italiana migliore, il dollaro australiano è salito sopra 0,72 dollari USD per la prima volta dal 21 febbraio, a seguito dei dati sull'economia cinese (inoltre ha raggiunto anche un picco di quattro mesi contro lo Yen a 80,71).

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La RBA più accomodante

Va detto che la crescita del dollaro australiano è avvenuta nonostante dalla riunione della RBA sia emerso che l'istituto centrale australiano ritenga un taglio dei tassi di interesse appropriato, se l'inflazione dovesse rimanere bassa e la disoccupazione dovesse salire più in alto. Anche se l'ipotesi di un taglio dei tassi non sembra davvero essere realistica al momento, in ogni caso il commento della RBA nella giornata di martedì aveva innescato un aumento di posizioni corte sul dollaro australiano. Lo scenario però è repentinamente cambiato a seguito dei dati cinesi.

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