venerdì 24 maggio 2019

Debiti non pagati, in Italia raggiunta la cifra record di 82,3 miliardi

La massa di debiti che è stata accumulata da famiglie e imprese ha raggiunto nel 2018 una cifra record, pari a 82,3 miliardi di euro. A rivelarlo è il rapporto Unirec, ovvero la federazione nazionale che riunisce oltre 200 aziende di servizi a tutela del credito (l’80% del settore in Italia, per un totale di quasi 17 mila professionisti).

L'aumento dei debiti di famiglie e imprese

Questa enorme montagna di debiti è stata accumulata nel tempo e riguarda le ragioni più disparate. Si tratta di pagamenti e scadenze del mutuo sulla casa, rate di finanziamento non saldate per tv o auto, bollette di utilities e tlc. L'elenco è lunghissimo, e a livello di cifre registra un incremento del 15% rispetto all'ammontare del 2017, quando era pari a 71,4 miliardi di euro. Sale anche l'importo medio, che tocca quota 2.126 euro (+4,3% sul 2017).

Il problema grosso di questi debiti è che in molti casi si tratta di situazioni deteriorate, di insoluti anche di vecchia data. In sostanza, di difficile recupero da parte dei creditori. Parliamo di circa il 48% del totale. Tradotto in cifre sono 39,5 miliardi. Due terzi di questi sono stati contratti dalle famiglie, un terzo dalle imprese.

I difficoltosi processi di recupero

Il volume di crediti deteriorati sul totale ha iniziato a crescere a partire dal 2015, quando essi sono fuoriusciti dal sistema bancario e sono stati intercettati dalle imprese a tutela del credito. Dal 2014 al 2018, il volume di crediti affidati è salito del 70%. La forte crescita di questa massa di crediti da recuperare ha reso complesso i relativi processi. I tempi si sono dilatati e vanno in media da 5 a 6 anni, rispetto ai 12 mesi per la gestione dei crediti con anzianità molto recente. Inoltre è peggiorato anche il rapporto tra gli importi affidati e quelli recuperati: solo il 10% (7,8 miliardi) viene incassato, mentre nel 2014 era circa il doppio.

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