lunedì 7 settembre 2020

Banca Centrale Europea, in settimana si attende la risposta all'ultima mossa della FED

La settimana che è appena iniziata vedrà i fari puntati soprattutto sulla Banca Centrale Europea (BCE). L'Eurotower è stata messa in difficoltà dall'ultima mossa della FED, che ha "sganciato" le proprie manovre di politica monetaria dall'inflazione.

Una patata bollente per la Banca Centrale Europea

La mossa della FED ha spinto il cambio euro-dollaro verso l'alto. Un po' troppo, per non destare qualche preoccupazione nella Banca Centrale Europea. A sottolineare l'importanza del tasso di cambio per la salute dell'Eurozona è stato il capo economista della BCE Philip Lane. La sua osservazione ha subito avuto delle ripercussioni sui mercati, consentendo al dollaro di rafforzarsi un po' e all'euro di allentare la presa. Chi sa l'indicatore ADX come funziona, l'aveva visto schizzare in aree estreme sull'apprezzamento dell'euro. 
Ma al di là delle dichiarazioni dei singoli, il mercato aspetta di conoscere la mossa della BCE.

Il meeting di giovedì

Giovedì la Banca centrale europea annuncerà le decisioni sui tassi di interesse e le possibili novità in tema di politica monetaria. Il giorno dopo ci sarà invece la riunione dell’Eurogruppo, ovvero dei ministri di Economia e Finanza dei Paesi appartenenti all’area euro. Bisogna capire come l'Eurozona intende rispondere al nuovo corso intrapreso dalla FED, tenuto conto della necessità di una risposta comune alla crisi economica scatenata dalla pandemia di coronavirus, e dell’incombente minaccia di un nuovo aumento dei contagi.

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Le previsioni degli analisti

Gli analisti di Bloomberg ritengono che la Banca Centrale Europea potrebbe aumentare il programma di acquisti di asset di 350 miliardi di euro entro la fine del 2020 e i volumi di altri programmi di altri 220 miliardi di euro. Tale espansione del quantitative easing (QE) potrebbe essere in grado di indebolire l'euro. Quanto più basso sarà il costo del prestito interbancario, tanto maggiore sarà la pressione sulla moneta comune europea. Tuttavia, non è affatto certo che la vittoria in questa guerra valutaria sarà dalla parte dell'Europa. Secondo una serie di analisti Reuters, se la Fed continua a mantenere il tasso di interesse vicino allo zero e la ripresa dell'economia della zona euro supera la ripresa dell'economia statunitense, il tasso EUR / USD potrebbe salire a 1,2100.

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