Nell'ultimo biennio c'è stata una forte crisi produttiva nelle campagne olearie, che hanno contribuito a far impennare i prezzi dell'olio d'oliva, in particolare quello dell'extravergine. Ma a giudicare dalle previsioni degli esperti, nei prossimi mesi le cose potrebbero drasticamente cambiare.
Previsioni produttive ed effetti sul prezzo dell'olio d'oliva
La nuova campagna olearia in Spagna - dove si è avvertita in special modo una forte crisi produttiva - dovrebbe tornare a livelli regolari, come quelli che c'erano fino a qualche anno fa. Al tempo stesso si prevede che in altri paesi chiave ci dovrebbe essere una forte ripresa. La conseguenza è che l'offerta di mercato è destinata a crescere notevolmente, con inevitabili conseguenze ribassiste sul prezzo dell'olio d'oliva.
Si tratta di uno scenario che alimenta forti preoccupazioni per l'intero comparto, dal momento che l'olio d'oliva italiano è di grande qualità ma anche di maggior prezzo. Se questi ultimi dovessero calare in maniera forte sul mercato, è plausibile che si ridurranno notevolmente le vendite di uno dei nostri prodotti alimentari di eccellenza.
Alcuni numeri
La previsione per la campagna olearia del 2024-2025 dovrebbe vedere la Spagna collocarsi attorno a 1,2-1,3 milioni di tonnellate, quasi il doppio rispetto alle 700 mila dell'ultimo biennio. Sul mercato tornerà Inoltre anche l'olio prodotto in Turchia, circa 350.000 tonnellate, dopo la fine dello stop imposto da Ankara alle esportazioni per via della carenza di prodotto sul mercato interno. Da Tunisia e Grecia arriveranno rispettivamente 300mila e 250mila tonnellate. La produzione italiana invece dovrebbe arrivare sulle 200mila tonnellate, rendendoci così il quinto produttore mondiale.
Del prezzo
Quali conseguenze avrà tutto questo sul prezzo dell'olio d'oliva? Potrebbe ampliarsi la forbice tra quello italiano, che a ottobre raggiungeva i 9,17 euro, e quello degli altri paesi. In Spagna era precipitato a 6,8 euro, mentre in Grecia e Tunisia superava di poco i 7 euro. Ma verso la fine della campagna di raccolta questa forbice potrebbe aumentare ulteriormente.
Nonostante ci sia stato un rimbalzo nei consumi di olio (dopo la frenata provocata dal forte rialzo dei prezzi), i produttori italiani potrebbero perdere quote di mercato a beneficio degli olii di provenienza straniera.