La buona notizia di questo periodo è che il turismo italiano continua a viaggiare al ritmo spedito, e le previsioni per questa estate confermano una tendenza molto incoraggiante. Tuttavia c'è anche un aspetto che merita di essere evidenziato, riguardo una trasformazione che sta agendo in modo radicale in uno dei settori più importanti dell'economia italiana.
La nuova tendenza del turismo
Quello di cui stiamo parlando è la crescente richiesta di affitti brevi, che si accompagna alla riduzione del numero di alberghi sul nostro territorio. Dal 2008 oggi sono calati del 5,5%, scendendo da 34 mila unità a circa 32.000 (parliamo delle strutture che sono ufficialmente censite da Istat). Nello stesso periodo di tempo invece gli annunci italiani su Airbnb sono passati da una cinquantina ad oltre 600mila, con una crescita superiore al 1150%.
La rivoluzione strutturale
Questi dati confermano che nel turismo italiano è in atto una vera e propria rivoluzione strutturale, perché sta cambiando il modo in cui i turisti vivono il nostro paese. Se nel 2010 il fenomeno degli affitti brevi era una novità che per lo più riguardava i giovani, le cose sono cambiate notevolmente nel corso degli anni. Oggi infatti il fenomeno degli affitti brevi è un industria globale che supera di quasi venti volte il numero degli alberghi.
Il successo degli affitti brevi
Il turismo fondato sugli affitti brevi ha avuto terreno fertile grazie a diversi fattori, a cominciare dall'innovazione digitale passando per la flessibilità dell'offerta. Ma soprattutto ha ampliato notevolmente la platea dei possibili offerenti, dal momento che chiunque possiede una seconda casa oppure una stanza libera può monetizzare grazie agli affitti brevi.
I problemi da risolvere
Questo scenario porta anche un sè anche numerosi interrogativi e problemi, che riguardano anzitutto la regolamentazione degli affitti brevi, la sostenibilità e la tenuta dell'intero sistema. Non ci sono delle regole armoniche a livello nazionale, e questo crea problemi in primo luogo all'industria alberghiera, che sta subendo una progressiva erosione delle quote di mercato, con inevitabili di cadute anche sul piano occupazionale. Senza contare l'aspetto fiscale degli affitti brevi, visto che il fenomeno spesso sfugge all'occhio dell'Erario.