lunedì 7 luglio 2025

Turismo, l'Italia sta cambiando volto: meno alberghi e più affitti brevi

La buona notizia di questo periodo è che il turismo italiano continua a viaggiare al ritmo spedito, e le previsioni per questa estate confermano una tendenza molto incoraggiante. Tuttavia c'è anche un aspetto che merita di essere evidenziato, riguardo una trasformazione che sta agendo in modo radicale in uno dei settori più importanti dell'economia italiana.

La nuova tendenza del turismo

Quello di cui stiamo parlando è la crescente richiesta di affitti brevi, che si accompagna alla riduzione del numero di alberghi sul nostro territorio. Dal 2008 oggi sono calati del 5,5%, scendendo da 34 mila unità a circa 32.000 (parliamo delle strutture che sono ufficialmente censite da Istat). 

Nello stesso periodo di tempo invece gli annunci italiani su Airbnb sono passati da una cinquantina ad oltre 600mila, con una crescita superiore al 1150%.

La rivoluzione strutturale

Questi dati confermano che nel turismo italiano è in atto una vera e propria rivoluzione strutturale, perché sta cambiando il modo in cui i turisti vivono il nostro paese. Se nel 2010 il fenomeno degli affitti brevi era una novità che per lo più riguardava i giovani, le cose sono cambiate notevolmente nel corso degli anni. Oggi infatti il fenomeno degli affitti brevi è un industria globale che supera di quasi venti volte il numero degli alberghi.

Il successo degli affitti brevi

Il turismo fondato sugli affitti brevi ha avuto terreno fertile grazie a diversi fattori, a cominciare dall'innovazione digitale passando per la flessibilità dell'offerta. Ma soprattutto ha ampliato notevolmente la platea dei possibili offerenti, dal momento che chiunque possiede una seconda casa oppure una stanza libera può monetizzare grazie agli affitti brevi.

I problemi da risolvere

Questo scenario porta anche un sè anche numerosi interrogativi e problemi, che riguardano anzitutto la regolamentazione degli affitti brevi, la sostenibilità e la tenuta dell'intero sistema. Non ci sono delle regole armoniche a livello nazionale, e questo crea problemi in primo luogo all'industria alberghiera, che sta subendo una progressiva erosione delle quote di mercato, con inevitabili di cadute anche sul piano occupazionale. Senza contare l'aspetto fiscale degli affitti brevi, visto che il fenomeno spesso sfugge all'occhio dell'Erario.

mercoledì 2 luglio 2025

Prezzo dell'oro, c'è qualche analista che lo vede a 4000 dollari

Nonostante la corsa del prezzo dell'oro sembri aver rallentato il suo ritmo, molti analisti ritengono che ci siano numerosi fattori che agiranno ancora da forza propulsiva, spingendo il lingotto verso nuovi record nel breve e medio periodo.

Il rally del prezzo dell'oro

Dall'inizio del 2024 le quotazioni del metallo pregiato sono andate in salita in modo pressoché costante. Il prezzo del loro spot è salito dalla già ragguardevole cifra di 2600 dollari per oncia a quasi 3.400 dollari (a metà giugno). L'aumento complessivo è stato quasi del 65%. Chi conosce il sistema Fibonacci trading, ha visto cadere molti ritracciamenti ed estensioni durante questo periodo di tempo.

Per rendere l'idea di quanto forte sia stato questo rally, basta pensare che l'indice S&P 500 è cresciuto nello stesso periodo del 28% (facendo comunque felici tantissimi investitori).

Perché dovrebbe crescere ancora?

Ma per quale motivo molti analisti ritengono che la corsa del prezzo del loro proseguirà? I fattori di crescita individuati sono diversi. Ad esempio l'inflazione strutturalmente più elevata in tutto il mondo. Oppure la politica fiscale accomodante negli Stati Uniti, dove c'è anche il problema dell'elevato indebitamento. La debolezza del dollaro, che ha perso in parte il suo ruolo di status di bene rifugio, proprio a beneficio dell'oro. Senza dimenticare poi le tensioni geopolitiche che ci sono in tutto il mondo. Sono tutti driver rialzisti del prezzo dell'oro.

NB. E' interessante vedere anche l'andamento del prezzo dell'oro rispetto alle valute, tenendo sotto mano una tabella correlazione valute Forex.

Gli accumuli delle banche centrali

Ma uno dei motivi più importanti per la crescita delle quotazioni del lingotto è il continuo accumulo da parte delle banche centrali. In maniera pressoché costante, i dati del World Gold Council evidenziano una crescita di oro fisico nei forzieri delle banche centrali di tutto il mondo. Inoltre guardando al futuro, un recente sondaggio evidenzia che il 95% delle autorità monetarie prevede di aumentare le riserve auree ulteriormente nei prossimi 12 mesi.

Tutto questo spiega perché gli analisti ritengono ancora molto probabile ulteriore aumenti del prezzo dell'oro in futuro. Alcuni ritengono che il metallo pregiato possa arrivare ai 4.000 dollari per oncia già entro quest'anno.

lunedì 30 giugno 2025

Prezzi in rialzo anche nei b&b, dal 2020 una crescita del 30%

Una soluzione gradita a una grande fetta di turisti che vengono nel nostro paese è il pernottamento nei bed and breakfast. Si tratta di soluzioni meno formali rispetto agli hotel, ma anche più economiche (o almeno così dovrebbe essere). Nonostante l'offerta sia cresciuta nel corso degli ultimi anni, anche i prezzi dei b&b hanno marciato in rialzo. E pure di parecchio.

La corsa dei prezzi

La fotografia della situazione arriva da uno studio dell'Osservatorio B&B Cashless di SamUp, che ha elaborato i dati forniti da Istat, Altroconsumo e Ministero dello Sviluppo Economico

Si scopre così che i prezzi medi per una notte in b&b sono cresciuti del 30% dal 2020. Va detto però che la forbice di convenienza rispetto agli hotel si è addirittura ampliata, visto che gli alberghi costano in media il 39% in più rispetto a 5 anni fa.

La classifica delle città più care

Dove si trovano i prezzi dei b&b più cari e quelli più economici? La classifica delle città italiane più care vede al primo posto Venezia, dove un pernottamento in un bed and breakfast costa in media 169,5 euro. Ad una distanza tutto sommato notevole c'è Milano, seconda in classifica con 147,9€. Sul gradino più basso del Podio c'è Firenze, dove i prezzi di una notte in bimbi sono mediamente di 137,3.

Rovesciando la classifica, la palma della città più economica spetta a Sassari, dove il prezzo di un pernottamento in bed and breakfast si aggira attorno ai 70€, meno della metà rispetto a Venezia.
Va segnalato il caso particolare di Napoli, che è l'unica grande città dove i prezzi negli ultimi cinque anni sono addirittura calati, sia pure di poco (-2,3%).

Boom boom dei pagamenti contactless

L'indagine mette in evidenza anche un altro aspetto interessante, ossia l'evoluzione verso il contactless dei pagamenti. Le transazioni digitali infatti continuano a segnare incrementi notevoli. Basta pensare che nel secondo trimestre del 2025, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, il Tap to pay è cresciuto del 103%.