giovedì 27 aprile 2023

Mercato azionario, la corsa di pochi maschera le difficoltà di molti

Il primo trimestre del 2023 se n'è andato via con grandi soddisfazioni per chi opera sul mercato azionario. Alcuni listini del vecchio continente hanno macinato un record dopo l'altro. Eppure un occhio attento può facilmente evidenziare che le performance brillanti sono frutto di una folle corsa di pochi, mentre molti altri rimangono in difficoltà.

Un primo bilancio del mercato azionario

Guardando sia in Europa che negli Stati Uniti, le performance sono state più che positive. L'indice migliore dall'inizio di quest'anno è quello parigino (il CAC40) che ha saputo realizzare una performance di +17%. A Wall Street invece brilla il Nasdaq, che dopo un 2022 molto difficile per i colossi tecnologici, ha visto un rialzo del 19% come si vede su Quotex.

In generale in tutta Europa la crescita dei listini è arrivata in doppia cifra. Ma dipende dove si va a guardare...

Luci ed ombre

Apparentemente tutto fa sembrare che il quadro per il mercato azionario sia idilliaco. La verità però è che ci sono alcuni titoli e settori che hanno brillato, mentre ci sono molte realtà meno brillanti che sono rimasti in un cono d'ombra.
Si prenda ad esempio il settore del lusso e dei consumi discrezionali. Alcuni colossi come LVHM, Hermes e l'Oréal sono schizzati del 30%, altri ancora hanno macinato guadagni del 20%. Non è un caso che il listino parigino sia il più forte d'Europa, vista la forte rappresentanza di titoli del lusso.
Ma se ad esempio si prende l'indice delle società a piccola capitalizzazione, allora si scopre che l'incremento è stato meno del 5%.

Una dinamica analoga la si osserva a Wall Street. Sul mercato azionario americano da una parte il Nasdaq (il listino dei titoli Tech) ha guadagnato il 19%, dall'altra invece l'indice S&P 500 non è arrivato neppure alla metà. Addirittura il Dow Jones (il listino dei titoli industriali) ha guadagnato poco più del 2%.

NB. Quando si decide di investire nel mercato azionario, occorre conoscere il sell buy limit significato.

Occhio al pericolo

Tutto questo si traduce in un fattore di rischio molto consistente. Questa concentrazione molto forte delle performance potrebbe infatti innescare un ribaltamento improvviso, nel caso in cui molte notizie negative si dovessero sommare. Ad esempio, quelle riguardanti i tassi di interesse.

martedì 25 aprile 2023

Acquisto di ITA Airways, Lufthansa ottiene una proroga fino a maggio

Si allungano i tempi per l'acquisto di ITA Airways da parte del colosso Lufthansa. Il gruppo tedesco ha chiesto infatti una proroga fino a 12 maggio per chiudere la trattativa, che aveva come termine ultimo per l'esclusiva lunedì 24 aprile.

Nuovi tempi per l'acquisto

Il Ministero dell'Economia e delle Finanze, che è proprietario al 100% della nuova compagnia aerea sorta dalle ceneri di Alitalia, ha accordato il prolungamento per arrivare a chiudere l'intesa dal momento (mancherebbero ancora dei dettagli da definire). L'operazione riguarda in prima battuta la cessione del 40% delle azioni della compagnia di bandiera nazionale.

Secondo indiscrezioni questa proroga nei termini non ha guastato il clima positivo attorno all'operazione, che dovrebbe concludersi con un prezzo variabile tra i 250 e i 300 milioni di euro. Anche un portavoce di Lufthansa ha confermato all'agenzia tedesca Dpa che le trattative con il governo italiano proseguono.
Ricordiamo che il Lufthansa ha presentato un'offerta di acquisto a gennaio scorso, per procedere ad un'acquisizione attraverso un aumento di capitale riservato. Lufthansa avrebbe inoltre l'opzione di acquistare la quota rimanente in un momento successivo, per arrivare così al 100% della newco.

Una nuova vita per ITA

Dopo un anno e mezzo di attività la nuova compagnia aerea italiana dovrebbe quindi presto entrare a far parte del terzo gruppo aviario al mondo, nonché il più grosso in Europa. Del gruppo Lufthansa ci sono infatti diversi operatori come Swiss, Austrian, Brussels Airlines ed Eurowings. Inoltre settimana scorsa è tornata a prendere vigore l'ipotesi di un ingresso di Lufthansa anche nella compagnia portoghese Tap.

Un bilancio in rosso

Il primo periodo di vita di ITA Airways non è stato certo dei più semplici. Nel 2022 ha infatti registrato una perdita netta di 486 milioni di euro, dovuto però in larga parte al deterioramento dello scenario macroeconomico ed al forte rincaro del prezzo del carburante.

mercoledì 19 aprile 2023

Investitori, giornata di acquisti sui listini Europei. Milano segna +0,69%

Giornata positiva per le borse di Eurolandia, dove gli investitori fanno soprattutto acquisti. L'umore positivo è influenzato dai dati giunti dalla Cina, dove l'economia ha ripreso a marciare (il Pil nel primo trimestre del 2023 ha registrato un rialzo del 4,5%), e dalle trimestrali delle grandi banche USA (Goldman Sachs e BoA).
Di conto, dalla Germania arriva invece il dato negativo dell'indice Zew, sceso ad aprile a 4,1 punti dai 13 di marzo.

La giornata degli investitori

Ad orientare le mosse degli investitori sono stati soprattutto i risultati delle grandi banche americane. Goldman Sachs esprime numeri in chiaroscuro (l'utile trimestrale cala del 18% ma è meglio delle attese), mentre Bank of America ha sorpreso in positivo. Tutto questo scaccia i recenti timori sulla tenuta del settore.

Non stupisce quindi che sono le banche a spingere i listini di Eurolandia. Piazza Affari avanza dello 0,69%, con l'indice Ftse Mib che in chiusura segna 27.891 punti.
Nel resto d'Europa viaggia bene il DAX di Francoforte, che sale di mezzo punto percentuale. Avanzano piano anche Parigi, Madrid e Londra, mentre Amsterdam segna +0,6%.

I numeri di Milano

Come detto, le grandi protagoniste del giorno sono state le banche, assai richieste dagli investitori.
Bper Banca (+3,2%) è il miglior titolo del giorno, seguito da Mps (+2,55%) e Unicredit (+2,46%). Positive anche Banco Bpm (+1,7%) e Banca Generali (+2,27%), mentre più timida è stata , Intesa (+1,5%).

Tra le altre blue chip in evidenza c’è Amplifon, +2,04%, grazie alle indicazioni della concorrente danese Demant.
In basso al listino ci sono invece soprattutto Utility e petroliferi. Gli investitori hanno concentrato le vendite soprattutto su Leonardo, -1,83%, che si può negoziare anche su alcuni broker opzioni binarie Italia.

Gli altri mercati

Sul mercato valutario, rimbalza il cambio Euro-Dollaro, che si riporta nei pressi di quota 1,10, ritornando sopra la media mobile trading di breve periodo. Gli investitori vedono ancora una probabilità dell'87% che la Fed aumenti il tasso sui fondi federali di 25 punti base il mese prossimo.
Lieve rialzo per l'oro, che avanza a 2.009,1 dollari l'oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) mostra un timido guadagno e segna un +0,81%.

lunedì 17 aprile 2023

Banche, l'Unione Europea studia nuove regole contro le crisi

Nelle ultime settimane le banche sono state al centro dell'attenzione. La crisi innescata dal fallimento della Silicon Valley Bank ha rischiato di propagarsi in misura forte a tutto il settore e in tutto il mondo. Per fortuna, la burrasca è durata solo pochi giorni, poi i timori sono gradualmente rientrati.

Tuttavia, per evitare che le crisi di alcune banche possano ripercuotersi sui contribuenti di uno Stato, l'Unione Europea sta studiando un pacchetto di regole per disciplinare in modo più rigido la soluzione delle crisi bancarie.

Cosa potrebbe cambiare per le banche

Ad illustrare in anteprima questa bozza alla quale Bruxelles sta lavorando è stato il Financial Times, che l'avrebbe anche visionata.

Lo scopo dell'Unione Europea è quella di arrivare ad un piano per affrontare la crisi delle banche in modo tale che la liquidazione dell'Istituto in crisi venga risolta senza attingere denaro dai contribuenti di un paese. In sostanza, la Commissione Europea vuole rendere più facile il trasferimento dei contanti dei depositanti dagli istituti in crisi verso quelli sani.

Evitare l'intervento dello Stato

Questo nuovo provvedimento andrebbe anche a rendere più complesso per uno Stato andare a immettere nelle casse delle banche in crisi fondi dei contribuenti per evitare l'acuirsi delle difficoltà. Strada questa che venne ad esempio percorsa dall'Italia nel 2017 per evitare il crack di Monte Paschi di Siena.

La bozza alla quale sta lavorando Bruxelles leverebbe quindi potere agli Stati membri, che finora hanno risolto i problemi legati alle banche interne attraverso delle proprie regole nazionali e non nell'ambito di un già esistente quadro comune nell'Unione Europea.

Novità sulle comunicazioni

Il provvedimento dell'Unione Europea cerca inoltre di rendere più tempestive le comunicazioni delle crisi delle banche all'istituto centrale europeo. I singoli stati saranno infatti tenuti a comunicare in modo tempestivo quei casi in cui le banche rischiano il fallimento o un probabile fallimento.

mercoledì 12 aprile 2023

Valute, la crisi del Rublo si acuisce sempre più

Era da un anno che non si vedeva un Rublo così debole. I ridotti afflussi di valuta estera e la ripresa della domanda in Russia hanno spinto il Rublo verso 82,4 rispetto al dollaro e verso 90 rispetto all'Euro. Ossia sui livelli peggiori di un anno.

La Russia e la crisi della valuta

All'indomani dello scoppio della guerra in Ucraina, la valuta russa era precipitata, tanto che in quei giorni il cambio Euro-Rublo era a 145. Tuttavia la valuta moscovita era riuscita ad assorbire quella svalutazione, riprendendosi gran parte del terreno perso.

Proprio la resistenza del Rublo veniva indicata da Mosca come la prova che la sua economia aveva resistito alle ritorsioni occidentali. Gli effetti l'impennata nel prezzo del gas e del petrolio avevano consentito a Mosca di ottenere guadagni record, che avevano illuso riguardo la capacità di rispondere alle sanzioni.

Annotazione: se vi interessa negoziare il Rublo, dovete comunque imparare bene che cos'è il pip forex.

La lenta e costante svalutazione

Poi però è cominciata una nuova e costante caduta di valore, in special modo quando l'occidente ha imposto un prezzo limite al petrolio russo verso la fine dell'anno scorso anno. Tutto questo ha ridotto drasticamente i ricavi dalle esportazioni.
Al tempo stesso l'Europa è riuscita a svincolarsi in buona parte dalla dipendenza dal gas russo, privando così Mosca di un'altra fonte di reddito.

C'è poi anche un altro aspetto da sottolineare, ossia la vendita di aziende occidentali a investitori russi, che ha incrementato la domanda di dollari. Basta pensare ad esempio al trasferimento di 1,21 miliardi di dollari alla Shell per la sua partecipazione nel progetto di gas dell’Estremo Oriente Sakhalin-2.

La terza valuta peggiore del 2023

Questi fattori spiegano perché il Rublo - secondo i calcoli Reuters - è la terza peggiore valuta tra quelle globali, meglio solamente della Sterlina egiziana e Del Peso argentino.
Come detto, il cambio USDRUB viaggia oltre la soglia di 82 dopo aver disegnato una shooting star candela, mentre l'inflazione più fredda del previsto ritarda le aspettative di un rialzo dei tassi da parte della CBR.

giovedì 6 aprile 2023

Reddito degli italiani in aumento, ma cala ancora il potere d'acquisto

Anche se il reddito medio degli italiani è leggermente cresciuto nell'ultimo trimestre, non ce l'ha fatta a stare dietro l'inflazione. Questo significa che il potere di acquisto degli italiani è calato ancora.

Inflazione, potere di acquisto e reddito

A evidenziare questo scenario è stato l'Istat. Tra ottobre e dicembre il reddito è cresciuto dello 0,8%, ma a causa della contemporanea crescita dei prezzi al consumo “particolarmente forte”, il potere di acquisto ha subito una "significativa diminuzione", pari al 3,7%.

Quello che però dovrebbe farci arrabbiare, è che nel frattempo gli ultimi delle imprese hanno marciato al rialzo. Nello stesso trimestre infatti le imprese non finanziarie hanno potuto accrescere la quota di profitto al 44,8%, ossia +1,9% sul precedente e +3% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente.
Sembrerebbe quindi che una fetta dell'inflazione non derivi da altro che la volontà delle aziende di pompare i loro utili, realizzati tramite l'aumento dei prezzi. Insomma, ci hanno speculato sopra.

Italia ed Europa

Ma questo non è solo un fatto italiano, visto che una dinamica simile si registra in tutta Europa. In base ai dati Eurostat, nell'ultimo trimestre del 2022 la quota di profitto delle imprese è salita al 42%, il livello più alto della serie storica.
Del resto nelle scorse settimane lo aveva detto anche la Bce, che l'aumento dell'inflazione era legato anche a manovre aggressive delle imprese sui prezzi.

Consumi e risparmi

La cosa grave è che tutto questo accade mentre una grossa fetta di italiani sta intaccando i risparmi, nel tentativo vano di mantenere il tenore di vita invariato. Anche per questo se nel resto dell’Ue il tasso di risparmio è in ripresa, in Italia si è registrata una flessione.
Intanto però a causa del caro-vita si spende di più di prima, per comprare meno di prima. Rispetto a febbraio 2022, infatti, c'è stato un aumento delle vendite di beni alimentari in valore del 7,9%, che però si accompagna ad un crollo in volume del 4,9%.

lunedì 3 aprile 2023

Mercati finanziari, banche centrali e date sul lavoro in Focus questa settimana

La settimana scorsa gli occhi degli investitori sui mercati finanziari sono stati rivolti soprattutto ai dati sull'inflazione e alle novità riguardo alle recenti turbolenze bancarie.
Questa settimana l'attesa sarà soprattutto per il dato sul lavoro negli Stati Uniti, che diventerà la bussola principale per orientare le aspettative sulle prossime mosse della Federal Reserve.

Il calendario dei mercati finanziari

In ordine di tempo, gli operatori di mercato si concentreranno sui valori degli indici PMI in Europa e negli Stati Uniti, che apriranno gli appuntamenti di questa settimana. I dati PMI sono sempre attentamente monitorati in quanto forniscono uno sguardo al potenziale di crescita.
I mercati finanziari inizieranno però a scaldarsi davvero a partire da martedì, quando ci sarà il meeting della Reserve Bank of Australia.

L'istituto centrale australiano potrebbe decidere di interrompere il ciclo di strette monetarie sui tassi di interesse. Tutto questo chiaramente avrà delle ripercussioni sul dollaro australiano, che potrebbe temporaneamente indebolirsi rispetto a quello americano. L'Aussie è sceso al di sotto di 0,67, come si vede sulla piattaforma Pocket Option Italia.

Tocca anche alla Nuova Zelanda

Il giorno seguente sarà la volta della Reserve Bank of New Zealand, che invece potrebbe effettuare una stretta monetaria di minima entità portando il tasso al 5%. Sarebbe l'undicesimo aumento consecutivo. Nel frattempo, dopo essersi rafforzato vicino al massimo delle ultime sei settimane venerdì, il cambio NZDUSD si sta indebolendo, come evidenzia l'indicatore Parabolic Sar trading.

Non Farm Payrolls

Nella stessa giornata verranno pubblicati anche i dati sulla variazione ADP nell’occupazione Stati Uniti, che sarà un antipasto del ben più importante dato non Farm Payrolls, ossia la variazione dell'occupazione non agricola, il cui rilascio è in programma per venerdì 7 aprile.

I mercati finanziari si aspettano 240mila nuovi occupati nel mese appena trascorso, in calo rispetto ai 311mila precedenti. Un dato superiore alle aspettative aumenterebbe le attese di una Federal Reserve più Blanda sul fronte dei tassi di interesse, mentre un report del dente potrebbe rialimentare le discussioni riguardo a possibili nuove strette monetarie nei prossimi mesi.
In definitiva, la situazione dell'occupazione rimane tesa rispetto agli standard storici, anche se non così tesa come in passato.