giovedì 27 ottobre 2022

Pagamenti istantanei, la Ue li vuole universali e senza sovrapprezzo

Sta per cambiare qualcosa riguardo ai pagamenti digitali. La Commissione europea ha infatti formulato una proposta per accelerare le transazioni, fino a renderle tutte immediate. Inoltre, a costi più contenuti e quindi più convenienti.

La svolta sui pagamenti

La proposta di Bruxelles è di modificare il regolamento istituito nel 2012 (Sepa, Single euro payments area), così da rendere disponibili universalmente tutte i pagamenti istantanei, equiparando il prezzo a quello dei bonifici tradizionali.
All’inizio di quest'anno, solamente l’11% dei trasferimenti di denaro in Ue sono stati bonifici istantanei, per via di una serie di ostacoli a cominciare dal maggior costo.

Istantaneo è meglio

Ma la UE ritiene di dover intervenire, perché i pagamenti istantanei aiutano a migliorare significativamente il flusso di cassa, generando risparmi sui costi per le imprese, in particolare per le Pmi, compresi i commercianti. Inoltre presentano il grosso vantaggio di liberare il denaro attualmente bloccato in transito nel sistema finanziario, il cosiddetto “fluttuante di pagamento”.

Oggi come oggi, se un cliente dispone un pagamento nel pomeriggio di venerdì, il beneficiario dello stesso se lo vedrà accreditato soltanto il martedì successivo. La Commissione europea intende modificare questa situazione, così che un bonifico che parte alle 19.00 (di qualsiasi giorno) viene recepito un minuto più tardi.

Cosa serve per procedere

La proposta formulata dalla Commissione europea si basa su quattro requisiti.
Anzitutto rendere i pagamenti istantanei in euro universalmente disponibili. I fornitori di servizi di pagamento dovranno quindi predisporre una versione istantanea entro un periodo definito.

In secondo luogo, i fornitori di servizi di pagamento devono garantire un prezzo uguale tra pagamenti istantanei e bonifici tradizionali.
In terzo luogo, i fornitori devono verificare la corrispondenza tra il numero di conto bancario (Iban) e il nome del beneficiario fornito dal pagatore, questo per evitare errori o frodi.
Infine, bisogna eliminare le frizioni nell’elaborazione dei pagamenti istantanei in euro, preservando l’efficacia dello screening delle persone soggette a sanzioni dell’Ue.

lunedì 24 ottobre 2022

Investimenti i mercati guardano alla BCE al PIL statunitense e alle trimestrali

Per una volta il cardine del sentimento di mercato in settimana sarà l'Europa. Il mondo degli investimenti guarda infatti soprattutto all'imminente meeting della Banca Centrale Europea, che sarà l'evento clou di questa settimana.

Gli appuntamenti chiave per chi fa investimenti

Giovedì l'istituto centrale europeo si riunirà per decidere gli aggiustamenti di politica monetaria. Le previsioni di mercato sono per un aumento del costo del denaro di 75 punti base.
Tuttavia sarà ancora più importante seguire la conferenza stampa di Christine Lagarde subito dopo il meeting. Si attendono infatti novità per quanto riguarda il Qt (riduzione bilancio), oltre che sui futuri rialzi dei tassi.

Si tratta di un appuntamento importantissimo che potrebbe avere riflessi soprattutto sull'andamento dell'euro. La valuta unica continua a viaggiare da settimane al di sotto della parità rispetto al biglietto verde americano. Il cambio EURUSD viaggia infatti attorno a quota 0,98, con i segnali forex in tempo reale gratuiti che evidenziano ancora debolezza.

Anche in Canada, Brasile, Russia e Giappone c'è il meeting

Quello della Banca Centrale Europea non sarà l'unico meeting di politica monetaria della settimana. Si riuniranno infatti anche i policy-makers della Bank of Canada. Dall'istituto canadese ci si aspetta un rialzo di 50 punti base o forse anche di più, visto che l'ultimo dato sull'inflazione è stato più alto del previsto.

Le riunioni di politica monetaria ci saranno anche in Brasile e in Russia. In questi casi ci si aspetta un congelamento della situazione attuale, così come in Giappone, dove gli investitori sono molto preoccupati per la debolezza dello Yen (è interessante studiarlo con le nuvole Ichimoku strategia).

Gli altri appuntamenti della settimana

Nel calendario economico degli investimenti sono cerchiati in rosso anche i dati economici di Cina, Giappone, Gran Bretagna ed Eurozona, per comprendere quanto è forte la contrazione delle loro economie.
Grande attesa c'è inoltre per la pubblicazione del dato preliminare sul PIL statunitense, soprattutto dopo la recessione tecnica degli ultimi 2-3 mesi.

Il mondo degli investimenti continuerà inoltre a guardare i risultati trimestrali di importanti società sia di Wall Street (dove spiccano Alphabet, Amazon, Meta ed Apple) che in Europa.

mercoledì 19 ottobre 2022

Pagamenti elettronici, aumenta ancora la diffusione

Continuano ad aumentare sempre di più i pagamenti cashless. Secondo una recente indagine effettuata da SumUp, il numero medio di transazioni digitali effettuate dagli esercenti è cresciuto del 17% rispetto allo scorso anno. Addirittura rispetto al 2019, l'anno che ha preceduto la pandemia, la crescita è del 128%.

Digitale e pagamenti

pagamentiE' fuor di dubbio che in Italia ci sia stata una forte accelerazione dei pagamenti cashless, ed è altrettanto fuor di dubbio che una spinta forte sia arrivata dall'emergenza sanitaria, con i conseguenti lockdown.

Anche gli incentivi hanno giocato un ruolo in tal senso, basta ricordare il credito di imposta a favore degli esercenti, oppure il Cashback di Stato e la lotteria degli scontrini a favore dei contribuenti. Tutto ciò ha consolidato l'abitudine ai pagamenti digitali nel corso del tempo.

Il decreto PNRR 2

Soprattutto nell'ultimo periodo, un ruolo lo ha recitato anche il decreto PNRR2, che ha introdotto delle sanzioni per quei commercianti che si rifiutano di accettare i pagamenti con carta.
Infatti subito dopo l'entrata in vigore delle sanzioni, il numero medio di transazioni per esercente è cresciuto di oltre il 13%, sebbene non in misura omogenea in tutto il territorio nazionale.

Cala il valore dello scontrino medio

Parallelamente all'aumento dei pagamenti digitali, sono invece calati gli importi medi transati. Nel 2022 il pagamento medio si è attestato infatti sui 40,8 euro, mostrando un calo costante a partire dal 2019 (-30%), quando era a 57,9, successivamente, ha toccato quota 51,3 nel 2020 e 43,4 nel 2021.   

Diffusione geografica

A livello regionale la crescita più robusta l'ha registrata la Valle d'Aosta, dove i pagamenti elettronici sono cresciuti del 43,5%. Molto di più rispetto alla seconda regione con maggiore incremento, ossia il Lazio, con 28,7%. Sul podio si colloca anche la Lombardia, +25,4%.

Diffusione settoriale

Riguardo invece i settori di attività, l'aumento dei pagamenti elettronici si è registrato specialmente nei trasporti, in particolare nei taxi con + 86,8% rispetto al 2021. Seguono intrattenimento, caffè e ristoranti, tutti oltre la soglia del 50%.

mercoledì 12 ottobre 2022

Fatturato in crescita oltre le attese, così Lvmh corre in Borsa

In un contesto certamente non semplice per il mercato azionario globale, il colosso francese del lusso Lvmh ha stupito gli esperti con un forte aumento di fatturato nei primi nove mesi dell'anno.

I dati Lvmh sul fatturato

fatturato lvmhRispetto ai primi 9 mesi del 2021, la famosa società francese è riuscita ad aumentare il proprio fatturato del 28%, portandolo a quota 56,5 miliardi di euro. A livello organico, l'aumento dei ricavi per stato di un quinto. Più o meno lo stesso che è stato registrato nel solo terzo trimestre.
Grazie a questi numeri Lvmh ha superato le previsioni di Bloomberg e Factset.

Va altresì aggiunto che, malgrado il contesto geopolitico ed economico ancora molto incerto, il gruppo lvmh si dice fiducioso che proseguirà questa forte crescita.

La reazione del mercato

Come era lecito aspettarsi, di fronte ad una performance così robusta il titolo del colosso del lusso francese è schizzato verso l'alto alla borsa di Parigi. I numeri sul fatturato hanno spinto le quotazioni delle azioni del 2,47% a 625,60 euro ad azione, con le mani forti nel trading che si sono gettati all'acquisto.

Boom geografico

Il fatturato di Lvmh è cresciuto in tutte e tre le aree più importanti, ossia Europa, Stati Uniti e Giappone. Accanto ad una robusta domanda da parte dei clienti locali, ha giovato anche la ripresa dei viaggi internazionali. L'unico settore poco soddisfacente è l'intera Asia, che sconta le politiche rigorose di contrasto al Covid da parte della Cina. Almeno di queste ultime già nell'ultimo trimestre ha però portato degli effetti positivi, come dimostra l'indicatore MFI Money Flow index.

Divisione da record

Un contributo importantissimo alla crescita del fatturato è giunto dalla divisione moda e pelletteria, che continuo a marciare a suon di record. Nel terzo trimestre Infatti ha realizzato un fatturato di quasi 10 miliardi e finora dell'intero hanno sfiora i 28 miliardi. I risultati di Louis Vuitton e Christian Dior nonché Fendi by Kim Jones.

lunedì 10 ottobre 2022

Economia, il premio Nobel 2022 va ad un trio di americani

L'accademia reale delle Scienze in Svezia ha deciso di assegnare il Premio Nobel per l'economia del 2022 a 3 esperti americani. Il motivo sono le loro scoperte che "hanno migliorato il modo in cui la società affronta le crisi finanziarie".

Chi sono i nuovi Nobel per l'economia

I vincitori del prestigioso titolo sono Ben Bernanke, Douglas Diamond e Philip Dybvig. Questo trio statunitense si è meritato il Nobel per aver illustrato il ruolo che le banche svolgono nella economia, in special modo nei periodi di crisi finanziaria.

L'Accademia svedese sottolinea in particolar modo che un risultato importante della loro ricerca è quella di aver spiegato "perché è fondamentale per l'economia evitare i crolli bancari".

La spiegazione

Attraverso i loro studi, Diamond e Dybvig hanno spiegato perché le banche offrono la soluzione migliore per rispondere a una doppia esigenza. Quella di coloro che vogliono accedere ai loro soldi investiti in caso di spese impreviste, ma anche quella di coloro che i prestiti li contraggono, e non vogliono essere costretti a rimborsarli in maniera prematura.

Le banche, agendo in qualità di intermediari tra chi deposita e chi prende in prestito, forniscono una risposta ad entrambi le esigenze. Se in un certo momento si crea uno squilibrio, per cui i risparmiatori corrono tutti a ritirare il denaro, la banca finisce però in crisi di liquidità, ed a quel punto serve un intervento del Governo come assicurazione sui depositi e come prestatore di ultima istanza.

Inoltre secondo Diamond nelle loro funzioni le banche hanno anche un ruolo importante per la società, dal momento che hanno un occhio privilegiato per valutare il merito di credito dei mutuatari. Questo garantisce che i prestiti siano utilizzati per investimenti buoni.

L'altro Nobel

Ben Bernanke è il terzo vincitore del prestigioso premio. Anche lui ha esaminato il rapporto tra crisi e banche, studiando la Grande Depressione degli anni 30, che rimane la peggiore nell'epoca moderna.
Egli ha  sottolineato come le corse agli sportelli siano state determinanti per acquisire la crisi e renderla ancora più lunga, portando come conseguenza il fatto che gli risparmi non siano stati più incanalati verso investimenti produttivi. Ciò è stato un anno per l'intera economia.

giovedì 6 ottobre 2022

Produttori di petrolio decidono di tagliare la output di 2 milioni di barili

Non sono valsi a nulla gli appelli di Washington affinché il cartello dei produttori di petrolio decidesse di non sforbiciare le quote produttive. Il meeting dell'OPEC+ si chiude infatti con l'esito da molti temuto. A partire dal mese di novembre i produttori di petrolio taglieranno la output di 2 milioni di barili al giorno, una cosa che non si vedeva dall'aprile del 2020. Il taglio è il doppio di quello precedentemente segnalato.

La motivazione dei produttori di petrolio

Secondo i produttori di petrolio, questa sforbiciata si è resa necessaria a causa dell'incertezza che circonda le prospettive economiche globali e quindi la domanda di petrolio e del mercato petrolifero in particolare. Va quindi nella direzione di mantenere i prezzi alti dopo aver sopportato sette anni di un mercato relativamente debole

I timori di una frenata dell'economia globale e di una imminente recessione sono quindi la causa principale di questa mossa, anche se l'autorevole Wall Street Journal ritiene che la decisione sia una mossa della Russia per mettere in difficoltà Stati Uniti e mondo occidentale. Infatti consente a Mosca, grande esportatore di petrolio, di incassare di più per pagare la sua guerra in Ucraina.

La reazione del mercato

La mossa dei produttori di petrolio ha immediatamente avuto un profondo effetto sulle quotazioni di mercato. I prezzi del barile di Brent e del barile di WTI sono infatti cresciuti di oltre un punto percentuale. Chi stava seguendo una strategia trend following ribassista ha vissuto una giornata pessima.

L'annuncio impatta anche sulle quotazioni del gas: il prezzo torna a salire al Ttf, con un balzo del 6%, e subito si sono scatenati segnali opzioni binarie gratis sul rialzo delle quotazioni del gas..

Effetto incerto

Tuttavia, i tagli alla produzione potrebbero avere un effetto minore sull'offerta globale, perché diversi paesi stanno già pompando ben al di sotto delle loro quote. Intanto l'ultimo rapporto EIA ha mostrato che a sorpresa le scorte di greggio degli Stati Uniti la scorsa settimana sono scese di 1,3 milioni di barili, contro un previsto incremento di 2,052 milioni.. Del secondo calo consecutivo nonché del più grande calo nell'ultimo mese e mezzo.

martedì 4 ottobre 2022

Affitti, la spesa per molte famiglie arriva alla metà del budget mensile

In base al rapporto Bankitalia sui bilanci dei nuclei familiari, la UIL (Unione Italiana del lavoro) ha calcolato che la spesa per affitti ha raggiunto il 19,9% del budget delle famiglie italiane, quelle che non possono permettersi una casa di proprietà. Secondo i calcoli della UIL, ogni anno queste famiglie devono pagare circa €6450, ossia 538 euro al mese (calcolo elaborato sui valori medi delle locazioni dell'Agenzia delle Entrate).

I dati sugli affitti

Il calcolo è stato fatto con riferimento a un appartamento mediamente di 100 metri quadri, che si trova in una zona semi centrale delle città capoluogo di provincia. E' chiaro tuttavia che, anche se il valore medio nazionale è pari a €538, l'ammontare degli affitti può variare in modo sensibile da città a città, e soprattutto in relazione alla collocazione geografica. Come vedremo, si parte così da affitti poco superiori ai €200, per arrivare in alcune zone anche a superare i 1400.

Sempre secondo i calcoli della UIL, le persone interessate da questa situazione sono circa 5,2 milioni, ossia il 20,5% delle famiglie italiane. Il problema del riguarda soprattutto le nuove famiglie, ossia i nuclei di recente costituzione, visto che quasi nella metà dei casi vivono in affitto. Un'altra fetta notevole, ossia il 40%, è invece costituita da giovani coppie che non hanno ancora figli.

Andamento degli affitti e zona geografia

Per quanto riguarda il costo medio degli affitti, la città più cara d'Italia è Roma. Nella Capitale si paga circa €1400 al mese, con una incidenza di circa la metà sul budget di una famiglia. Al secondo posto si colloca Milano, dove l'affitto costa in media €1358. Oltre i €900 si pagano anche a Bologna e Firenze, mentre la città meno cara Italia è Caltanissetta, in Sicilia, dove il costo medio di una locazione e di appena €218 al mese.

Affitti e bollette

Una fotografia del genere deve preoccupare soprattutto alla luce del rincaro delle bollette dell'energia. Tra affitti e bollette, alle famiglia resta praticamente solo quello che basta per fare la spesa, e in molti casi neppure quello.