Lo scenario economico globale continua a fornire un terreno fertile per l'oro, le cui quotazioni hanno superato anche i 3.300 dollari per oncia. La turbolenza innescata dalla politica commerciale aggressiva di Donald Trump, e i suoi dietrofront improvvisi che alimentano l'incertezza, sono il vero motore del prezzo dell'oro, che ha piazzato un nuovo scatto fulmineo negli ultimi giorni.
Cosa sta muovendo il prezzo dell'oro
Settimana scorsa il prezzo dell'oro era temporaneamente calato dopo che il presidente degli Stati Uniti aveva deciso di congelare per 90 giorni le "tariffe reciproche" per alcuni partner commerciali. Tuttavia ci sono forti dubbi che durante questo periodo di tempo possono essere chiusi dei negoziati, visto che i primi approcci non sono stati infruttuosi.
La tensione con la Cina
Peraltro restano ancora in vigore i dazi contro la Cina, che anzi sono stati aumentati al 145% dopo che Pechino a sua volta aveva reagito alzando le proprie tariffe sui beni statunitensi. La tensione tra Washington e Pechino rimane altissima, e nemmeno i timidi segnali mandati dall'amministrazione USA sulla possibilità di negoziare finora hanno spento i timori di recessione per l'economia a stelle e strisce. Ad aggravare lo scenario sono i nuovi provvedimenti commerciali di Trump, che stavolta se l’è presa con le esportazioni di chip di Nvidia verso la Cina.
L'asset rifugio
Ciò che in questo momento alimenta la corsa del prezzo dell'oro è sicuramente il suo ruolo di bene rifugio per eccellenza, quello sul quale gli investitori si fiondano nei periodi di incertezza. Tale ruolo è stato perso sia dal dollaro che dai titoli di Stato USA, che almeno temporaneamente sembrano essere trattati dal mercato come prodotti rischiosi. Il biglietto vede viene penalizzato anche dai fornitori di segnali forex gratis in tempo reale.
Il mercato
Sul mercato delle materie prime il prezzo dell'oro ha superato anche la soglia dei 3300 dollari, dopo aver guadagnato oltre il 20% nel corso di questo 2025. L'indicatore RSI del lingotto segala nuovamente ipercomprato.
La marcia rialzista del metallo prezioso è alimentata anche dagli acquisti delle banche centrali e dalla prospettiva che ci saranno nuovi stimoli monetari da parte della Federal Reserve (tassi di interesse più bassi sono favorevoli per il lingotto che non produce rendimento), soprattutto dopo che i dati sull'inflazione americana hanno mostrato un raffreddamento nel mese di marzo.
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