In Italia c'è un fattore invisibile che lega le banche ai loro clienti, si tratta della pigrizia. La maggior parte dei cittadini vorrebbe cambiare il proprio istituto di riferimento, ma non lo fa per questo motivo e finisce per accontentarsi di quello che gli viene offerto. Ma tutto questo alla fine non è un vantaggio per le nostre banche, perché le stimola poco a cambiare e a diventare più concorrenziali rispetto alle altre.
Scarsi stimoli per le banche
In tutti i campi dell'economia, la competizione è un elemento essenziale per stimolare il cambiamento e la ricerca di una maggiore efficienza e competitività delle imprese. Lo stesso vale anche per le banche. Se fosse più semplice cambiare il proprio istituto di riferimento, siamo sicuri che l'intero sistema creditizio riceverebbe uno stimolo forte per migliorare.In base a un'analisi condotta da Research Dogma, condotta su oltre mille clienti bancari e investitori, emerge che se circa il 60% dei clienti pensa di cambiare istituto, appena il 22% finisce per farlo per davvero. In sostanza circa il 65% degli insoddisfatti preferisce accontentarsi di quello che ha, piuttosto che cercare qualcosa di meglio.
Atteggiamento sbagliato
Il motivo principale per cui i clienti scelgono una fedeltà quasi assoluta alla propria banca è la pigrizia. Ciò va inteso non solo come la mancanza di voglia di cercare un nuovo riferimento bancario, ma anche come il fastidio di doversi adattare a nuovi contesti e nuovi procedure una volta effettuato il cambiamento. Per oltre la metà degli intervistati questo rappresenta il principale ostacolo al cambiamento.
Ma altri ostacoli sono rappresentati dalla paura di non trovare una vera alternativa migliore nelle altre banche, oppure di doversi scontrare con errori o complicazioni durante il passaggio verso un nuovo Istituto. Altresì molto alta è la quota di coloro che temono che dietro il cambiamento della banca ci siano più rischi che opportunità.
Semplificare e agevolare
Come abbiamo sottolineato però, il cambiamento è un motore importante che spinge le banche a migliorarsi e diventare più competitive. Per questo il cliente dovrebbe essere agevolato sempre di più nel processo di cambiamento, che dovrebbe diventare più semplice ma soprattutto più trasparente, azzerando i rischi che oggi come oggi vengono associati (spesso erroneamente) a questo cambiamento.
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