martedì 8 gennaio 2019

Banca del Canada, quale sarà la prossima mossa?

Mercoledì ci sarà il primo meeting del 2019 della Banca del Canada. Alla vigilia di questo evento, il dollaro canadese mostra una forte volatilità, legata soprattutto al rafforzamento del mercato petrolifero.

Le previsioni sul meeting della Banca del Canada

Le previsioni riguardo al prossimo meeting della BoC sono eterogenee. Secondo molti analisti l'istituto canadese potrebbe scuotere i mercati, perché il regolatore innalzerà il tasso di interesse al 2% (spinto anche dagli ottimi dati sul lavoro usciti venerdì scorso). Anche per questo si sono viste molte posizioni "short" sulla coppia Usd-Cad, che ha perso il 2,6% ed è scesa a 1,327 (per i dati abbiamo usati la piattaforma Plus500 web trader, guida qui).

Tuttavia non tutti sono d'accordo con questa previsione. C'è infatti chi ritiene che la banca centrale potrebbe assumere una posizione attendista a gennaio, migliorando nel contempo le sue previsioni sulla dinamica dei principali indicatori economici. Uno degli elementi cruciali da tenere in considerazione è il mercato del petrolio. Malgrado la crescita delle quotazioni di "oro nero", il barile di petrolio è ancora a livelli bassi. La tendenza attuale è associata all'indebolimento della valuta statunitense, ma questo da solo non basta a cancellare i grossi problemi del mercato petrolifero (in primis la sovrabbondanza di produzione). Per questo motivo la Banca del Canada potrebbe rimanere ferma e aspettare l'evoluzione del mercato petrolifero, visto che il prossimo meeting si terrà il 6 marzo.

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Gli elementi che inducono alla prudenza

Inoltre, gli scettici ricordano che gli ultimi dati sulla crescita dell'inflazione canadese sono stati piuttosto deboli. E il regolatore prenderà in considerazione anche questo fattore quando prenderà la prossima decisione. Non va neppure dimenticato il ruolo dei prezzi delle materie prime, il cui indicatore è un anticipatore della pressione dei prezzi nel paese ed è notevolmente diminuito (tanto da aggiornare il minimo annuale). Non bisogna poi dimenticare il rallentamento della crescita del PIL canadese.

Pertanto, la Banca del Canada ha tutte le ragioni per prendersi un periodo di riflessione, rinviando la questione dell'aumento dei tassi fino a primavera. Ricordiamo infine che nella sua ultima riunione, è vero che la Banca del Canada ha affermato che il tasso è ancora al di sotto del livello neutrale (cioè il range del 2,5% -3,5%), ma ha pure annunciato che gli ulteriori passi saranno "graduali".

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