Dopo le preoccupazioni dell’ultima settimana per un’eventuale escalation di tensioni in Medio Oriente, il clima tra gli investitori si fa più disteso e così le borse europee viaggiano in rialzo, nonostante sia stata una giornata povera di grandi spunti macro. Nel generale panorama rialzista fa eccezione Milano, che viene appesantita dallo stacco cedole di alcune big.
Nei prossimi giorni, fari puntati sul PIL statunitense del primo trimestre giovedì e il Pce core di marzo venerdì.
La giornata per gli investitori
Alla fine della giornata, Piazza Affari è l'unica che viaggia al ribasso, a causa dello stacco cedole di alcune big. La Borsa di Milano chiude in calo dello 0,58%, con l'Indice Ftse Mib a 33.724 punti (generando delle candele di inversione).
Sulla stessa linea, in lieve calo il FTSE Italia All-Share, che archivia la giornata sotto la parità a 35.827 punti. Poco sotto la parità il FTSE Italia Mid Cap (-0,22%); in moderato rialzo il FTSE Italia Star (+0,36%).
Nel resto d'Europa brilla soprattutto Londra, che chiude con un guadagno dell’1,64%. Gli investitori fanno compere anche a Madrid (+1,51%), Francoforte (+0,7%), Madrid (+1,5%).
I numeri di Milano
Sulla Borsa meneghina, gli investitori hanno scambiato un controvalore di titoli pari a 2,56 miliardi di euro, in ribasso (-7,53%), rispetto ai precedenti 2,76 miliardi. Scendono anche i volumi scambiati, da 0,59 miliardi di venerdì a 0,57 miliardi oggi.
Per quanto riguarda i singoli titoli, gli investitori premiano DiaSorin, +4,12% ma anche Recordati +2,49%. Ottimo il bilancio per molte banche: Mps +3,05%, Bper +2,34%, Pop di Sondrio +2,23%, Intesa +1,53%.
Giornata amara per Iveco Group (-2,2%), che paga anche l'annuncio che Olof Persson sostituirà Gerrit Marx nel ruolo di Ceo da luglio prossimo. Lo stacco cedola appesantisce Banca Mediolanum (+0,21%) Banco Bpm (+1,06%), Campari (+1,3%), Ferrari (-0,52%), Prysmian (-0,24%), Stellantis (+2,01%), Unicredit (+1,97%).
Gli altri mercati
Poco movimento sul fonte valutario, dove l'EUR-USD rimane attorno a 1,065. Il franco svizzero invece si è stabilizzato intorno a 0,91 per dollaro (qui trovate franco svizzero previsioni).
Tra le materie prime, il petrolio Brent si attesta a 86,6 dollari al barile e l’oro si deprezza a 2.335 dollari l’oncia, complice l’attenuarsi dei rischi geopolitici. Sul Forex, il cambio euro/dollaro scambia a 1,064 e il dollaro/yen si attesta a 154,8.
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