La produzione indiana e il prezzo dello zucchero
Nel paese orientale la produzione dovrebbe infatti crescere notevolmente nel corso del 2020, giacché le prospettive per il raccolto di canna si sono impennate. Le abbondanti piogge monsoniche cadute nel corso di quest'anno hanno infatti alzato i livelli dell'acqua nei bacini idrici, il che a sua volta aumenterà la quantità di canna da zucchero che viene piantata. La produzione complessiva dovrebbe quindi riprendersi, dopo aver toccato un minimo di tre anni quest'anno, durante il quale siccità e inondazioni in alcune aree della regione occidentale hanno danneggiato le colture di canna.Offerta in aumento
La maggiore produzione aumenterà le scorte di zucchero indiano, spingendo le vendite all'estero dopo quella che potrebbe essere la più grande carenza globale vista in quattro anni nel 2019-2020. L'India punta a esportare 6 milioni di tonnellate di zucchero sovvenzionato quest'anno per tagliare le sue enormi scorte di circa 14 milioni di tonnellate, sufficienti a soddisfare la domanda locale del paese per più di sei mesi.L'India, che assieme al Brasile è il principale produttore mondiale, è stato accusato di aver innescato un eccesso di offerta sui mercati, innescando così la caduta del prezzo. Lo zucchero è infatti sceso del 20% nell'ultimo biennio, e soltanto nel 2019 si è assistita a una moderata ripresa. Ma adesso sui grafici tecnici l'indicatore alligator trading segnala che il coccodrillo è pronto per aprire le sue fauci.
Appunti sulle commodities: per fare investimenti online sui beni e prodotti, bisogna prima capire bene cosa sono i CFD, significato e modalità di negoziazione.
Nessun commento:
Posta un commento