Uno dei problemi più gravi del sistema economico italiano è la forte evasione fiscale. Una montagna di tasse non pagate, che se fosse recuperata integralmente potrebbe davvero consentire investimenti importanti soprattutto nel settore dei servizi pubblici.
La lotta contro chi non paga le tasse
La buona notizia per lo Stato italiano è che il 2023 è stato un anno record per la lotta all'evasione. Infatti l'attività svolta da Agenzia delle Entrate ed Agenzia delle Entrate-Riscossione ha consentito di recuperare 24,7 miliardi di euro. Mai prima d'ora era stata recuperata una cifra simile da chi evade le tasse.Rispetto all'anno precedente sono stati recuperati 4,5 miliardi in più, ossia il 22%. Inoltre se sommiamo anche i 6,7 miliardi recuperati per gli altri enti, il totale complessivo arriva a 31 miliardi. Siamo quasi all'importo di una legge di bilancio.
Il ruolo crescente dell'IA
L'utilizzo delle nuove tecnologie sta già aiutando nella lotta all'evasione, perché consentono metodologie e tecniche di analisi dei dati dalle straordinarie potenzialità. La loro applicazione in campo fiscale crescerà ulteriormente in futuro, consentendo interventi più efficaci, sia pure nel rispetto della privacy.
I dati analitici
Della somma recuperata dallo Stato italiano, 19,6 miliardi sono frutto delle ordinarie attività di controllo svolte dal Fisco. Nello specifico: 11,6 miliardi sono frutto di versamenti diretti, 4,2 da promozione della compliance e 3,8 da cartelle di pagamento affidate ad Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Altri 5,1 miliardi sono invece frutto di misure straordinarie, come ad esempio la rottamazione delle cartelle, la definizione delle liti pendenti e la Pax fiscale.
Prendere, ma anche dare
Se da un lato è migliorato il bilancio della lotta contro chi evade le tasse, dall'altro lato è cresciuto anche l'importo complessivo dei rimborsi fiscali ai contribuenti. Nel 2023 hanno superato i 22,4 miliardi di euro (+12%). Di questi, 19,5 miliardi sono andati al settore produttivo e 2,9 miliardi alle famiglie.
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