giovedì 22 febbraio 2024

Tassi di interesse, la Turchia resta ferma al 45%

Il meeting di politica monetaria della banca centrale di Turchia si è concluso con la decisione di confermare il livello dei tassi di interesse al 45%, per la prima volta dal mese di maggio scorso. Si tratta di una decisione prevista dal mercato, che segna una pausa nel ciclo molto aggressivo di inasprimento monetario che fin qui ha portato ad un incremento del costo del denaro del 36,5%.

L'avvertimento della Banca sui tassi di interesse

Nonostante il costo del denaro sia stato confermato, la Banca Centrale di Turchia ha adottato una retorica più aggressiva. Il governatore Fatih Karahan,  che ha sostituito Hafize Gaye Erkan dopo le sue brusche dimissioni lo scorso 2 febbraio, ha infatti chiarito che in caso di peggioramento delle prospettive inflazionistiche, l'istituto centrale tornerà ad inasprire la propria politica monetaria.

La nomina del nuovo governatore è stata accolta positivamente dagli investitori, che prevedono il proseguimento o addirittura il rafforzamento delle politiche ortodosse.

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Come va l'inflazione in Turchia

L'ultimo dato relativo alla crescita dei prezzi al consumo ha superato le aspettative del mercato. Nel mese di gennaio l'inflazione ha raggiunto il 64,86%, livello più alto da novembre 2022 (superando le previsioni del 64,52%), anche per via dell'aumento del salario minimo decisa dal governo e da aggiustamenti fiscali da parte del governo.

Nel frattempo, l’inflazione core è arrivata al 70,48% a gennaio, in leggero calo rispetto al 70,64% del periodo precedente. Le proiezioni della banca centrale vedono una discesa dei prezzi al 40% entro fine anno.

La reazione del mercato

Dopo la decisione della Banca Centrale di Turchia sui tassi di interesse, la Lira turca ha continuato a svalutarsi rispetto al Dollaro, toccando il livello minimo storico a quota oltre quota 31,2. L'indicatore ROC trading (rate of change) evidenzia ancora debolezza della Lira. Sulla linea pesa anche graduale lentamente dei controlli sui capitali che nei mesi scorsi era servito a proteggere la valuta da ulteriori scivolamenti.
Nel frattempo il rendimento dei titoli di Stato decennali Turchi rimane sotto al 25%.

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