martedì 25 novembre 2025

Prestiti auto, un dato evidenzia i problemi del consumatore USA

La narrazione che si fa dello stato di salute economica degli Stati Uniti è spesso troppo semplicistica, e non si addentra negli aspetti più quotidiani che però spesso sono molto più rivelatori di altri. Ad esempio, dall'andamento dei prestiti auto si possono cogliere pienamente le difficoltà dei consumatori USA.

Le insolvenze sui prestiti auto

Mentre i dati ufficiali sul PIL sembrano dipingere un quadro abbastanza solido, e l'andamento della Borsa di Wall Street cavalca con euforia il tema dell'intelligenza artificiale, i numeri sui mancati pagamenti dei prestiti auto hanno toccato livelli che non si vedevano dal 1994

La percentuale di insolventi

Gli ultimi dati riportati da Fitch Ratings indicano che la percentuale di mutuatari che hanno un ritardo di almeno 60 giorni con le rate dell’auto è salita al 6,65% nel mese di ottobre.E' il dato più alto mai registrato da quando cominciarono le rilevazioni storiche nel 1994. 
Questa situazione complessa ha già mietuto una vittima: l'importante rivenditore di auto usate e prestatore subprime Tricolor Holdings ha dovuto dichiarare fallimento.

La situazione raccontata e quella reale

Se guardiamo dentro al garage dell’americano medio, vediamo quindi delle crepe profonde nell’economia reale americana. E sono crepe estremamente importanti, perché negli Stati Uniti l’automobile non è un lusso, ma uno strumento essenziale per lavorare e vivere. E se l'americano medio smette di pagarla, vuole dire che ha dei problemi molto gravi. In linea di massima, significa che le risorse economiche della famiglia sono esaurite e non c’è più margine di manovra. 

Una pressione costante

Questa situazione non è nata da un giorno all'altro, all'improvviso. E' il frutto di una pressione costante che grava sui bilanci familiari da diversi mesi. Una pressione che ha molteplici cause, che stanno stringendo la morsa attorno alle famiglie americane, erodendone il potere d’acquisto reale.
Mentre la politica festeggia i numeri della macroeconomia, l’economia reale sta inviando una richiesta di aiuto.

Nessun commento:

Posta un commento