giovedì 31 ottobre 2019

Tassi di interesse, la Bank of Japan cambia la forward guidance

Cambio di prospettiva per la Bank of Japan, che nel meeting di politica monetaria della scorsa notta ha deciso comunque di mantenere invariati sia i tassi che il QE.

La decisione della Bank of Japan

L'istituto centrale nipponico ha deciso, con 7 voti favorevoli e 2 contrari, di lasciare il tasso di interesse in territorio negativo a -0,10%, e di confermare il piano di acquisto titoli a un ritmo annuale di circa 80 trilioni di yen. Tuttavia, la forward guidance sui tassi è stata leggermente (ma sostanzialmente) modificata. La BoJ infatti ha chiaramente affermato che in futuro potrebbe abbassare ulteriormente i tassi (ricordiamo, già in territorio negativo), se ci sarà bisogno per arrivare al target di inflazione del 2%.

Nel commento a seguito dela decisione, il governatore della BoJ Kuroda ha evidenziato che i tempi della ripresa economica slitteranno di circa 6 mesi, mentre i progressi sul fronte commerciale USA-Cina, non sono ancora sufficienti per pensare che le tensioni siano ormai scemate. Per questo occorre prudenza.

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Conseguenze sui mercati

Il meeting della BoJ non ha avuto grosse coneguenze sull'andamento dello Yen, che si è apprezzato contro il dollaro soprattutto per via delle scelta della FED di tagliare il costo del denaro USA. La coppia USDJPY è scesa a 108,30, dopo essere rimbalzata sulla SMA200 (occhio ai triplo massimo e minimo trading).

Circa le previsioni economiche, la BoJ ha declassato l'inflazione e le reali previsioni di crescita. L'inflazione per il 2020 è stata rivista all'1,1%, quella per il 2021 all'1,5%. Riguardo alla crescita, si prevede che il PIL reale crescerà dello 0,7% nel 2020, in calo rispetto alla precedente proiezione dello 0,9%.

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