La ripresa della produzione in Italia
Secondo i principali attori del mercati, la crescita della produzione italiana potrebbe arrivare fino dell’89%. Ed anche se non basterà a compensare il calo dell’annus horribilis 2018, comunque ci andrà vicina. Il calo dello scorso anno dovrebbe infatti essere assorbito per l'80%. A livello numerico, la produzione italiana dovrebbe raggiungere le 330 mila tonnellate di olio, quasi il doppio di quella dello scorso anno. Tuttavia siamo ancora molto lontani dal valore di 428 mila tonnellate, che si registrava appena 2 anni fa (una delle migliori annate del decennio).Se lo scorso anno il clima era stato l'artefice del calo della produzione, stavolta ha favorito lo sviluppo dell’olivo. La combinazione di caldo estivo e bassa umidità hanno infatti evitato gli attacchi della mosca olearia. Inoltre secondi Cia, la qualità dell’olio extravergine d’oliva sarà assolutamente eccellente.
La Puglia fa da traino
A livello geografico, il recupero di produzione si sentirà soprattutto in Puglia, malgrado il grosso problema della Xylella che avanza. La stima fatta da Cia-agricoltori Italiani, Italia Olivicola e Aifo, parla di un incremento del 175% rispetto allo scorso anno. A guidare la ripresa sono i territori olivicoli delle province di Bari, Barletta-Andria-Trani (Bat) e Foggia, ovvero le arre maggiormente colpite dalla gelata nel febbraio 2018.Quello che accadrà in Puglia peraltro è molto importante anche a livello nazionale, dal momento che la Borsa merci di Bari ha un ruolo guida nella formazione di quelli dell’olio a livello nazionale.
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